Varazze. Incontro in Comune a Varazze tra l’amministratore unico della Baglietto, Federico Galantini, il primo cittadino Giovanni Delfino e Beniamino Gavio del noto gruppo imprenditoriale, che ha mostrato l’interesse per l’acquisto del marchio e dell’attività cantieristica. La vicenda, iniziata nel luglio dello scorso anno con una crisi finanziaria milionaria, “si avvia dunque verso la conclusione – ha detto Galantini – ma ora tutti devono fare la loro parte”.
L’assessore regionale Renzo Guccinelli ha espresso soddisfazione per l’interessamento da parte del gruppo Gavio, attestando che la problematica industriale si sta avviando alla conclusione. Battagliera la Rsu: “Leggiamo con disgusto e rabbia i commenti entusiastici dell’assessore regionale Guccinelli per la felice conclusione della crisi dei cantieri Baglietto – si legge in una nota – Evidentemente l’assessore dimentica che il gruppo Baglietto ha due siti produttivi di dimensione paragonabili sul territorio ligure e che la soluzione da lui tanto elogiata comporta il furto del marchio dal cantiere di Varazze che si trasformerà così nell’ennesimo cantiere di rimessaggio con la perdita di gran parte dei posti di lavoro e delle professionalità che da sempre fanno del sito varazzino un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale”.
Mentre alla Spezia il trasferimento di proprietà sembra definito, a Varazze si farà il punto proprio oggi. La fase concordataria deve ancora terminare con la formalizzazione del passaggio della titolarità e i sindacati non hanno mancato di mostrare prudenza, anche alla luce degli avvicendamenti di acquirenti che si sono infine rivelati senza concretezza.
Da parte del Gruppo Gavio trapela l’intenzione di rilanciare il brand Baglietto e di rivitalizzare l’attività di cantiere con attività complementari. Per la parte sindacale è subito necessario garantire il livello produttivo nel sito varazzino ed il rientro all’opera dei 35 lavoratori oggi in cassa integrazione. Si legge ancora nella nota della Rsu: “Una soluzione comune che unisca Varazze, Spezia e il marchio, oltre a garantire maggiori sicurezze per i lavoratori dei due siti, trova una sua piena logica industriale garantendo spazi e professionalità adeguate a coprire la produzione in tutti i segmenti del mercato conservando il pieno valore del marchio e dei suoi oltre 150 anni di storia rappresentati proprio dal sito produttivo di Varazze”.