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Cane caduto in un buco, ricerche sospese: un blocco di pietra impedisce di scavare per salvare Dea

Albenga. Non sono bastate più di 5 ore di scavi ininterrotti per poter liberare Dea, il segugio maremmano di tre anni e mezzo, che è finito all’interno di una buca profonda in Regione Campore, a Campochiesa d’Albenga, a circa 300 metri in linea d’aria dall’Ops. Le notizie che arrivano dai soccorritori non sono buone: con l’arrivo del buio, almeno per ora, le ricerche sono infatti state sospese. Gli uomini impegnati nel salvataggio hanno continuato a bucare il terreno, con l’aiuto di un piccolo escavatore, fino alle 18, ma senza successo.

A complicare le operazioni per tentare di liberare il cane da caccia ci si è messo anche un grosso blocco di roccia. La pietra è infatti troppo dura e pesante per essere bucata o spostata. I vigili del fuoco, il personale di Aina (l’Associazione Internazionale Nucleo Ambientale) di Boissano, i carabinieri e la polizia municipale di Albenga, gli uomini che da stamattina cercano di salvare Dea, sono stati costretti ad interrompere le operazioni. Anche il padrone del cane, sconsolato, ammette che è stato fatto il possibile: “Siamo costretti a rinunciare. E’ impossibile ci siamo trovati davanti un blocco di pietra che sarà di 250 quintali. Non sappiamo come fare, siamo impotenti”.

Dea però non ha smesso di lottare: i soccorritori continuano a sentire i guaiti della cagnolina, ma senza capire quale sia la sua posizione esatta. Il terreno nel quale il cane si è smarrito è un vero e proprio labirinto di cunicoli. I vigili del fuoco stanno continuando a presidiare l’uscita della tana nella quale l’animale si è infilato, ma probabilmente fino a domani mattina non potranno tentare di scavare ancora.

“Domani mattina torneremo qui – spiega il padrone di Dea – e vedremo se sarà possibile tentare ancora qualcosa. Per oggi, a malincuore, dobbiamo interrompere”. I vigili del fuoco si stanno attrezzando per trovare un “martellone” che sia in grado di rompere il blocco di roccia. L’attrezzo al momento non è a disposizione, ma si sta cercando, anche tramite privati, di averne uno. A quel punto i pompieri potrebbero andare avanti con le operazioni di scavo. Per il momento, comunque, una squadra di vigili del fuoco resta a presidiare la zona degli scavi nella speranza di poter ricominicare le ricerche prima possibile.

Il cane da caccia era sparito da casa mercoledì: con tutta probabilità, fiutando l’odore di qualche animale, era stato attirato nel buco. Seguendo la “traccia” l’animale aveva però finito per cadere in profondità. Erano stati i guaiti dell’animale, ieri, ad attirare l’attenzione di alcuni passanti che avevano dato l’allarme.

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