Vezzi Portio, pluriclasse tra il sì e il no: primi giorni di scuola senza bus né mensa

Vezzi Portio

Vezzi Portio. E’ ancora avvolta nel mistero la sorte della pluriclasse della scuola primaria di Vezzi Portio. Se lo scorso 17 agosto ne era stata proclamata la chiusura, in seguito all’ultimo decreto Gelmini, l’autorità didattica ora ne ha comunicato la riapertura, inoltrando al Comune una lista degli iscritti dalla prima classe alla seconda. Nel tira e molla sulla soppressione o meno della scuola, intanto, si è compiuto l’avvicendamento tra i dirigenti scolastici: Melchiorra Greco è stata sostituita da Mauro Bonsignorio, in arrivo di Pietra Ligure, che svolgerà la funzione di “reggente”.

“A Vezzi regna gran confusione sulla scuola – conferma il sindaco Alessandro Revello – Fino all’ultimo minuto non abbiamo saputo il numero degli iscritti, gli orari di apertura, i rientri pomeridiani. Come è facilmente immaginabile, tutto questo crea disagi sull’organizzazione del trasporto e della mensa, che sicuramente non saranno assicurati per i primi giorni di scuola”.

Quando lunedì prossimo i banchi dovranno ripopolarsi, undici alunni non potranno contare né sul pullmino né sul servizio mensa. “E’ una corsa contro il tempo, in questo bailamme ci siamo dovuti organizzare in fretta e in furia a fronte di questa comunicazione tardiva” rimarca il primo cittadino.

Un gruppo di genitori del paese nell’alta valle dello Sciusa ha battagliato per la sopravvivenza della pluriclasse. Vezzi fa parte dell’Istituto Comprensivo che ingloba le scuole di Noli e Spotorno. Tra i vezzesi c’è invece chi contesta la permanenza della pluriclasse: “E’ spreco di denaro pubblico, in un momento dove i tagli del personale si fanno sentire. Esistono quindi dirigenti scolastici che hanno il coraggio di tenere aperta una scuola minuscola in un paese dove la maggior parte dei cittadini porta i propri figli a Spotorno, Noli o Finale e dove solo per poche famiglie, che si contano sulle dita di una mano, si tiene aperta una scuola primaria”.

“Ma – ribatte il comitato dei genitori – se si tratta di risparmiare non sarà assolutamente così, dato che la maestra verrà comunque trasferita in altra sede, un collaboratore scolastico, cioè un bidello, ci sarà sempre perché permane la scuola dell’infanzia, così come restano invariate per lo stesso motivo le spese di riscaldamento; ci sarà sempre un servizio di catering, quindi nessun risparmio per lo Stato, ma un grave disagio per le famiglie e gli alunni di questa scuola trattati come numeri e non come persone, cittadini di un paese dell’entroterra che si sta prodigando per rendere sempre più accogliente e attrezzato il proprio territorio”.

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