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Tentato stupro a barista alassina, il gip ha deciso: il marocchino resta dentro

Savona Tribunale

Alassio. Il giudice per le indagini preliminari ha confermato la misura di custodia cautelare per M.G., l’ambulante marocchino di 30 anni finito in manette dopo aver tentato di stuprare una barista alassina. L’uomo, che era stato interrogato ieri dal gip che aveva convalidato l’arresto, ma si era riservato di decidere sulla misura di custodia cautelare, dovrà quindi restare in carcere.

Secondo quanto accertato dai carabinieri, la giovane stava tornando a casa dopo una serata passata a lavorare, quando un’ombra è apparsa alle sue spalle: un passo insistente, poi alcuni apprezzamenti pesanti e, infine, due braccia che l’afferrano nel tentativo di trascinarla in un luogo più appartato e abusare di lei.

L’episodio è accaduto in via Leonardo Da Vinci: l’uomo, noto frequentatore delle spiagge alassine come “vu cumprà”, l’ha spinta in un angolo, ha lottato con lei, l’ha colpita con un oggetto affilato (probabilmente un fondo di bottiglia) ferendola al collo e al braccio, fino a quando, stupito della reazione decisa della ragazza e, disturbato dalle urla di alcuni cittadini che, nel frattempo, si erano sporti dalle finestre, si è dato alla fuga.

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