Alassio. La via del Muretto di Alassio diventerà un percorso artistico-cromatico per valorizzare la strada che, durante la prossima edizione del celebre concorso di bellezza, verrà dedicata alla memoria di Mario Berrino. Il tratto di strada all’angolo di via don Minzoni sino al tratto compreso con via Cavour porterà il nome del compianto maestro, scomparso ad agosto proprio alla vigilia della finale numero 58 di Miss Muretto.
La hall of fame alassina caratterizzata dalle piastrelle con le firme di artisti, cantanti, attori e celebrità si arricchirà di una scenografia di colori. “Un discorso artistico e cromatico che valorizzerà ancora di più questo tratto di strada legato a quella che è stata la carriera artistica e turistica di Mario Berrino”.
Intanto, è in via di formazione la speciale commissione che avrà il compito di valutare la “dignità di piastrella”. Perché – spiega l’assessore al turismo Rinaldo Agostini – “si rende necessaria una disciplina per l’apposizione delle piastrelle sul Muretto, così da elevare al meglio sia il personaggio, la motivazione, l’evento e relativo contesto, anche temporale, per cui viene sottoscritta e collocata la famosa piastrella, sia la promozione di Alassio, anche alla luce delle attuali forme di comunicazione e maketing turistico”.
La commissione comprenderà lo stesso assessore al turismo, i componenti della famiglia Berrino, il consigliere delegato alla cultura Maria Vittoria Chicca Ienca ed il consigliere delegato allo sport Matteo Monti. “Ogni singolo personaggio per l’apposizione della piastrella verrà valutato caso per caso, scartando le ipotesi a priori insostenibili – chiarisce Agostini – in modo da dare una regolata, ma anche conferire maggiore importanza a chi sarà presente”.
Berrino teneva un registro aggiornato con le piastrelle firmate e apposte sul Muretto, quelle ufficiali, che lo stesso maestro selezionava ed approvava. La commissione analizzerà i nomi per verificare la presenza di eventuali piastrelle “abusive”. E’ infatti risaputo che in passato mani ignote abbiano agito furtivamente per apporre piastrelle non autorizzate per la fama di più o meno noti. Quindi non è da escludere che i non vip o i non aventi diritto saranno sfrattati dalla galleria delle notorietà. Del resto, dagli anni d’oro dello storico Caffé Roma ad oggi il Muretto è sempre stato un luogo cult conosciuto dappertutto.
L’ex sindaco Marco Melgrati, invece, ricorda un aspetto originale: “Era Mario Berrino a decidere chi finiva sul Muretto e chi no, addirittura a volte, a fronte di cerimonie ufficiali, la piastrella non veniva poi messa, perché lui decideva, ma lui era genio e sregolatezza. Io qualche volta ho provato a dirgli ‘guarda che abbiamo fatto firmare ufficialmente la piastrella a tizio’ e rispondeva ‘è andata persa nella fusione'”.
La commissione lavorerà a stretto contatto con la Fondazione “Mario Berrino per il Muretto di Alassio”, costituita lo scorso febbraio. “L’idea della famiglia Berrino creando questa fondazione, tra l’altro quando Mario era ancora in vita, è di proteggere la validità e l’importanza stessa del Muretto, per evitare che una persona qualunque che passasse in città apponesse la sua piastrella” spiega l’assessore Agostini. “Quindi l’obiettivo è di valorizzare al massimo quello che è diventato un monumento al nostro turismo passato, presente e futuro. La commissione – conclude – esaminerà di volta in volta chi avrà diritto e chi no di poter apporre la propria firma”.