Savona. L’ultimo “sgambetto” alle pedalate del Giro della Padania arriva da un’originale protesta messa in scena a Savona: quella delle strisce pedonali. I manifestanti, cioè, approfittano della precedenza concessa loro in qualità di pedoni per attraversare di continuo la strada sul “percorso zebrato” e rallentare così la corsa dei ciclisti.
L’originale trovata in scena nella città della Torretta è solo uno dei tanti modi per dire no ad una gara contestatissima. Una gara “utilizzata per fare propaganda politica” come insinuano alcuni, “nata per dividere” come dicono altri, e che userebbe il nome di una realtà (Padania) che non esiste e non esisterà mai.
C’è chi si è sdraiato sulla carreggiata per impedirne il passaggio, chi ha optato per una protesta tricolore con tanto di slogan e bandiere che ricordano che l’Italia è una e una sola, chi si è limitato a mostrare cartelli di disapprovazione. Il Giro, però, non si è fermato.