Provincia. “Siamo finalmente arrivati alla fine della prima parte della vicenda della depurazione di questa Provincia” ha dichiarato Angelo Vaccarezza, facendo il punto sullo stato dei lavori per il depuratore comprensoriale di Villanova d’Albenga.
“Desidero sottolineare che in questo progetto i rapporti tra la Provincia di Savona e la Regione Liguria sono sempre stati di massima collaborazione, non posso purtroppo dire la stessa cosa sulle autonomie locali che, diverse volte, hanno utilizzato questa vicenda per fare inutili polemiche strumentali – ha continuato – Il risultato comunque a cui oggi siamo arrivati è la determinazione della tariffa del ponente, risultato importante che consentirà al depuratore di Villanova di partire. Desidero ringraziare l’assessore Marson, i funzionari del settore e tutti i tecnici della Provincia che hanno lavorato a questo progetto che ha raggiunto il suo obiettivo: diminuire il costo del depuratore del ponente”.
“Oggi noi possiamo avere un depuratore costruito da un privato ma domani gestito dal pubblico ad una cifra, seppur importante, che è possibile richiedere ai cittadini. Quello che abbiamo trovato due anni fa, quando siamo arrivati, era una realtà profondamente diversa e da quella realtà, con molto lavoro, finalmente noi oggi siamo usciti” ha concluso Vaccarezza.
“All’atto dell’insediamento la nostra amministrazione ha trovato il sistema di depurazione della provincia incompleto in un tassello importante come quello del ponente – ha osservato l’assessore Paolo Marson – Questo tassello non veniva completato perchè, al di là delle scelte di programma, mancavano due condizioni di fattibilità: una prima economica, poiché il progetto era troppo caro e non adeguato alle tariffe esistenti e una seconda data dal fatto che il sistema non era omogeneo poiché il modello di allora proponeva un sistema di gestione privata mentre su scala provinciale la gestione della depurazione è pubblica.
“Non è stato semplice risolvere questi due problemi e, ad oggi, possiamo dire di aver raggiunto gli obiettivi prefissati – ha aggiunto Marson – Abbiamo infatti ridotto il costo del progetto e riallineato le tariffe in accordo con le amministrazioni comunali, risolvendo quindi il problema della fattibilità economica. Riteniamo che anche il problema dell’omogeneità strutturale pubblico-privato possa ritenersi concluso poiché in questa direzione abbiamo lavorato e siamo vicini a ottenere i
risultati attesi. Mi fa piacere dire che in questo percorso, al di là delle strumentalizzazioni che talvolta sono emerse, il lavoro con la Regione è stato univoco, costantemente orientato e di reciproca collaborazione. Possiamo quindi dire che raggiungeremo un risultato nell’interesse pubblico per aver lavorato tutti, a prescindere dalle posizioni e dei ruoli, in una direzione unica e comune”.