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Casinò che passione, in Italia tutti li vogliono: in Parlamento 15 proposte di legge per aprirne di nuovi

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Da destra a sinistra, da Nord a Sud, tutti le vogliono. Sono le case da gioco, oggetto di ben quindici proposte di legge presentate dall’inizio della legislatura tanto alla Camera quanto al Senato per l’apertura di 10 nuovi casinò in mezza Italia (ma non in Liguria), “lasciandosi alle spalle falsi moralismi”, dicono i promotori delle iniziative di legge, convinti che il tavolo verde possa contribuire a dare impulso al settore turistico. Naturalmente con regole ad hoc per la gestione delle case da gioco a garanzia di regolarita’ e trasparenza.

Un’iniziativa bipartisan, insomma, che però fino ad ora non ha sortito effetto: nessuna delle proposte di legge infatti ha ancora avviato il proprio iter parlamentare. Gli amanti del “rien ne va plus”, quindi, dovranno attendere. O bussare alle case da gioco già operative in Italia, Sanremo, Venezia, La Vallè e Campione.

Poi c’è l’affaire Taormina, dove una storica casa da gioco esiste fin dagli anni Sessanta, attiva però solo dal 1961 al 1965. Nel luglio del 2008 il Parlamento aveva approvato un ordine del giorno che impegnava il governo ad adoperarsi per la riapertura della storica casa da gioco siciliana. Ma tra ostacoli burocratici e ritardi vari, le porte del casinò taorminese non sono ancora state riaperte, mentre nei mesi scorsi sono stati registrati i marchi di una ‘gaming hall’, un casinò virtuale che Taormina ha in programma di allestire in attesa che si possa tornare alla roulette tradizionale.

Quindici proposte di legge, dunque, attendono il via libera in commissione prima e in aula poi, con l’ago della bilancia che pende decisamente dalla parte del Pdl, promotore di ben otto iniziative per piazzare una casa da gioco a Tropea, a La Maddalena, a Fiuggi, a Viareggio a San Pellegrino Terme (due le proposte in questo caso), a Ostuni e a Stresa.

Il Pd si è fatto avanti con la proposta del deputato Franco Ceccuzzi per l’apertura di una casa da gioco a Chianciano Terme, mentre l’Udc, con Anna Teresa Formisano, ha avanzato la candidatura di Fiuggi. Luciano Sardelli, di Popolo e territorio (gli ex Responsabili), ha depositato alla Camera una proposta di legge per l’apertura di un casinò a Fasano, mentre la Lega è scesa in campo per Asiago e, ancora una volta, San Pellegrino Terme, che cos’ accumula tre ‘nomination’ per l’apertura di una casa da gioco. Due siciliani in pista per rinnovare i fasti del casinò di Taormina, il catanese Roberto Commercio, del gruppo Misto-alleati per il Sud e il messinese Carmelo Briguglio, di Futuro e libertà.

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