Carceri, visite libere di sindaci e presidenti Province. Radicali: “Bene l’adesione ‘savonese’”

carcere

Savona. “Voglio ringraziare pubblicamente il Presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza, per aver deciso di sottoscrivere l’appello promosso dal sindaco di Enna e ormai sottoscritto da decine di amministratori locali a sostegno della proposta di legge radicale volta ad estendere la prerogativa di sindacato ispettivo nelle carceri a sindaci e presidenti della provincia nel cui territorio siano situate strutture di pena”: a dirlo è Alessandro Rosasco, del Comitato Nazionale di Radicali Italiani.

“Può apparire una piccola cosa, ma se pensiamo alla ricaduta che il carcere ha sulle nostre comunità e alla situazione sempre più drammatica in cui versa l’intera comunità penitenziaria, sembra quasi incredibile che l’ordinamento penitenziario consenta a parlamentari nazionali ed europei e a consiglieri regionali di visitare gli istituti penitenziari senza autorizzazione, mentre ai sindaci che ricoprono anche la responsabilità di autorità sanitaria e ai presidenti di provincia tale prerogativa sia negata”.

“Si tratta pertanto di porre rimedio ad una lacuna normativa dell’ordinamento penitenziario – prosegue Rosasco – Se infatti consideriamo le finalità delle visite indicate nel citato regolamento, il riconoscimento del ruolo dei presidenti delle province e dei sindaci appare come una esigenza funzionale, se non addirittura una necessità. Come si può parlare, infatti, delle condizioni di un istituto penitenziario prescindendo dai problemi territoriali, per i quali la massima autorità locale è il sindaco, o dalle relazioni con la Provincia e il Comune sugli aspetti urbanistici ed edilizi? Per non parlare delle questioni degli affidamenti esterni e delle iniziative di formazione e di inserimento lavorativo che coinvolgono appieno le amministrazioni penitenziarie, le Province e i Comuni. Il nostro Paese è pieno di casi in cui gli enti locali, le cooperative e le associazioni del terzo settore interagiscono con le case circondariali per attivare iniziative e progetti tesi al recupero e al pieno reintegro nella società dei detenuti, come previsto dall’art. 27 della nostra Costituzione.”

“Sempre oggi, grazie alla consigliera comunale Daniela Pongiglione (Verdi – Noi per Savona) abbiamo appreso che, in risposta ad una sua interrogazione sul carcere Sant’Agostino, il Sindaco Berruti ha voluto comunicare la sua adesione alla suddetta iniziativa. Era una notizia di cui non eravamo a conoscenza e per la quale, con ritardo, diamo atto al primo cittadino di Savona. Queste due importanti adesioni, che si uniscono in Liguria a quelle di Marta Vincenzi e Alessandro Repetto (Sindaco e Presidente della Provincia di Genova) e di Paolo Strescino (Sindaco di Imperia) speriamo siano il segnale di una volontà di occuparsi maggiormente del tema penitenziario e di tutta la sua drammaticità che è ben rappresentata dalle condizioni anguste in cui versa il Sant’Agostino. E’ un dovere della politica tutta, anche a seguito del forte richiamo lanciato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a risolvere i problemi strutturali della detenzione in Italia”, conclude Rosasco.

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