Regione. Di solito si presentavano come titolari d’industria o amministratori di multinazionali, ma qualche volta si sono anche accreditati come ufficiali o piloti dell’Aeronautica Militare o della Marina. Il modus operandi della banda di over 65 sgominata dai carabinieri di Genova si è rivelato sottile ed esperto.
I componenti della “gang dei nonnetti” erano soliti esibire un tesserino della Unuci, Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, così da attestare la propria condizione militare: a garanzia della copertura di assegni con i quali venivano pagati orologi e collane. Quando il commerciante presentava il titolo di credito in banca scopriva che era rubato e dunque non poteva incassarlo.
La banda non si improvvisava, anzi, operava con una affiatata e sperimentata tecnica: per confondere e distrarre i commercianti, preparavano racconti di missioni all’estero, di suggestivi episodi di guerra e di toccanti operazioni umanitarie.
In manette è finito anche un savonese residente a Varazze, Carlo Torti, 75 anni, già noto alle cronache del passato per episodi truffaldini (una quindicina di anni fa era finito nei guai per la spendita di banconote false tra Pietra e Finale Ligure). Gli altri arrestati sono la mente del gruppo, Paolo Paladino, genovese di 77 anni; Pietro Battaglini di 66 milanese; Cristoforo Fano, di 65 anni, genovese; e la moglie di quest’ultimo, di 64 anni, di cui non sono state fornite le generalità.
C’era anche ci aveva un compito “redazionale”: attraverso internet doveva scovare storie, curiosità o aneddoti credibili da raccontare per far “abboccare”. I carabinieri della seconda sezione del nucleo investigativo addebitano ai cinque almeno una dozzina di episodi tra Genova, Milano, Novi Ligure e nel Tigullio. Le indagini sono partite da una gioielleria di Portofino truffata nei giorni del salone Nautico di due Rolex per un valore di 11 mila euro.