Cronaca

Tangenti e corruzione, Drocchi torna libero: due mesi di interdizione dal suo ruolo di dirigente

arresto

Vado L. Roberto Drocchi torna in libertà. E’ stata infatti accolta dal giudice delle indagini preliminari Florenza Giorgi la richiesta avanzata dai legali difensori, Fausto Mazzitelli e Mariangela Piccone, che avevano chiesto la revoca della misura cautelare nei confronti dell’ex funzionario del Comune di Vado Ligure ed ex presidente del Riviera Basket, agli arresti domiciliari dal 26 di maggio scorso perché rimasto coinvolto in un giro di corruzione e tangenti.

Il giudice, dopo il parere favorevole espresso anche dal pm Ubaldo Pelosi (che ha coordinato l’inchiesta “Dumper”), ha inoltre disposto per Drocchi l’interdizione dai pubblici uffici per due mesi relativamente al suo ruolo di dirigente presso il Comune vadese.

Per la difesa non esiste più il rischio di reiterazione del reato – Drocchi si è dimesso dagli incarichi sportivi ed è stato sospeso da quelli professionali in Comune a Vado – nè quello di fuga, e neppure il pericolo di inquinamento delle prove visto che tutti i riferimenti professionali del loro assistito sono stati ampiamente investigati dalla Finanza e dalla polizia giudiziaria della Procura. Quindi non sussistevano le ragioni per il mantenimento della misura cautelare nei confronti di Drocchi.

A seguito della decisione da parte del giudice Giorgi la difesa ha rinunciato all’istanza di scarcerazione presentata al Tribunale del Riesame che si sarebbe dovuta discutere il prossimo 5 agosto.

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