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Polemica per statua Totò, Centro Pannunzio: “Scrittore La Capria ci deve delle scuse”

Statua Totò ad Alassio

Alassio. La polemica sulla statua di Totò rimossa dai giardini pubblici di Alassio continua ad essere infuocata. A distanza di una settimana dall’annuncio del sindaco di sfrattare il busto del celebre personaggio la sezione alassina del Centro Pannunzio ha scritto una lettera di protesta allo scrittore Raffaele La Capria, classe 1922, che,inserendosi nella querelle su Totò, ha definito Alassio “un paesino del Nord” che ha avuto la peregrina idea di dedicare una statua a Totò, ritenuta “poco adatta al luogo”.

“La Capria, scrittore di tanti libri, ma nessuno tale a renderlo noto al grande pubblico, è libero di giudicare come ritiene la collocazione della statua ad Alassio, ma non può offendere la Città del Muretto, definendola “paesino del Nord”. Se non conosce Alassio, deve, prima di parlarne, almeno sfogliare un’enciclopedia, se non usa internet, come tante altre persone anziane. Alassio non è un paesino del Nord, è una città della Liguria nota nel mondo per la bellezza del suo mare, della sua spiaggia, del suo grand Hotel, del Muretto, per i suoi ristoranti, per la vita elegante che da sempre caratterizza l’estate alassina. Nel ponente Ligure è la stazione balneare più importante, d’inverno è stazione climatica di pregio come può essere Sanremo. A La Capria dovrebbe essere nota anche per il prestigiosissimo Premio ‘Alassio cento libri’ che però non crediamo abbia mai vinto” si legge nella lettera del Centro Pannunzio.

“E quindi La Capria parla di Alassio senza esserci mai stato. Tanto per capirci, caro La Capria, Alassio è per la Liguria, come Capri o Ischia per la tua amata Campania che tu finisci di vedere un pò come l’ombelico del mondo” conclude la lettera. “Con ciò non vogliamo certo mancarti di – aggiungono dal Centro Pannunzio – rispetto in primis per la tua veneranda età e per la tua ampia opera di scrittore. Gli Inglesi ne fecero sede delle loro vacanze e grandi scrittori, poeti, giornalisti, registi, pittori vennero a passare ad Alassio periodi di vacanza. Lo stesso Totò frequentò Alassio, come attesta non soltanto la figlia. La Capria deve delle scuse ad Alassio e vorremmo che chi può e deve, gliele chiedesse”.

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