Cronaca

Nuovo incendio notturno sulle alture di Toirano: si traccia identikit potenziale piromane

Carpe. Tornano a bruciare le alture di Toirano, ancora una volta nelle ore notturne, mentre si fa più consistente l’ipotesi di un piromane che agisce con modalità ripetitive. A una settimana esatta dal rogo di località Poggio Alto, un nuovo incendio ha colpito la macchia collinare, anche in questo caso nella notte tra mercoledì e giovedì. Il fuoco si è sviluppato nella frazione di Carpe, partendo dalla strada sterrata che costeggia le cave Martinetto. Sono andati in cenere circa 200 metri quadri di vegetazione e per fortuna il fronte delle fiamme non ha minacciato abitazioni.

L’allarme è scattato intorno alle 20,30, con le chiamate di alcuni residenti toiranesi che hanno notato i bagliori nella zona. Sul posto è intervenuta una squadra dell’antincendio di Toirano, con quattro volontari, supportati poi da un gruppo dell’Aib di Albenga e dai vigili del fuoco. Le operazioni di spegnimento, complicate dal buio, si sono protratte oltre la mezzanotte, ma il nucleo del rogo è stato subito orginato per impedirne la propagazione.

Gli operatori hanno faticato non poco a raggiungere il luogo, a causa della ripidità del terreno e dalle condizioni della strada, molto stretta. Quattro ore di lavoro quindi per sedare le fiamme, comprese le operazioni di bonifica.

La matrice dolosa appare sempre più evidente: le caratteristiche dell’incendio sono molto simili al precedente. Entambe le zone sono poco visibili dalle aree abitate e poco frequentate. Inoltre il rogo di Carpe è divampato a sette giorni esatti da quello di Poggio Alta. Tanto che si ipotizza la mano di un piromane seriale, che opera con maniacalità meticolosa, e si cerca di tracciarne il profilo. Saranno le indagini del corpo forestale a chiarire meglio le origini dell’incendio. Il rogo di Poggio Alta aveva mandato in fumo 500 metri quadri di macchia mediterranea e l’allarme era scattato intorno all’1,30 della notte.

La secchezza della vegetazione, il vento, le temperature elevate sono tutti elementi che decretano lo stato di grave pericolosità incendi sull’intero territorio provinciale savonese. Per tutto il periodo dello stato di grave pericolosità è vietato accendere qualsiasi tipo di fuoco dentro e vicino al bosco, così come è vietato usare apparecchi elettrici, a fiamma o a motore che possono provocare scintille.

La legge quadro in materia di incendi boschivi prevede pesanti sanzioni per i responsabili dei roghi, nonché l’arresto fino a 5 anni per coloro che provocano con dolo un incendio di bosco. Basta un gesto sconsiderato (buttare via un fiammifero o una sigaretta ancora accesa, o una banale distrazione come accendere fuochi di pulizia di sterpaglie o di residui vegetali delle lavorazioni agricole, senza il rispetto della normativa vigente), perché un semplice fuoco possa trasformarsi in un rovinoso incendio suscettibile di interessare anche le abitazioni e mettere in pericolo le vite umane sia degli abitanti sia dei soccorritori.

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