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Loano, accusato di maltrattamenti alla compagna: Usai racconta la “sua” verità e respinge le accuse

tribunale Savona

Loano. Il gip Fiorenza Giorgi ha interrogato questa mattina, in tribunale a Savona, Remo Usai, il quarantunenne di Loano finito in manette per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, assistito dall’avvocato Luca Barbero, nel corso dell’interrogatorio di convalida dell’arresto, ha scelto di rispondere alle domande del giudice: ha respinto gli addebiti ed ha raccontato i retroscena della sua relazione un pò complicata, a tratti turbolenta.

Usai è accusato di aver ingiuriato la compagna, con la quale, tra continui tira e molla, si frequenta da una decina di anni, e di averla segregata in casa per alcune ore. “Il mio assistito ha spiegato in dettaglio al gip le ragioni per le quali, negli ultimi anni, spesso, lui e la sua compagna si sono allontanati per alcuni periodi. Questo non è il primo episodio per cui il mio cliente viene accusato di maltrattamenti, ma già in passato queste situazioni si sono sempre chiarite: a giugno è stato prosciolto proprio grazie alle dichiarazioni rese dalla sua compagna che aveva negato di aver subito maltrattamenti” spiega il difensore Luca Barbero.

Il pubblico ministero ha chiesto per Usai la custodia cautelare in carcere, mentre l’avvocato si è opposto auspicando una misura meno “pesante”: il gip si è riservato di decidere e, nel frattempo, l’uomo resterà in carcere. Remo Usai era stato arrestato in seguito ad una lite con la compagna: secondo i carabinieri è rentrato a casa nella notte tra domenica e lunedì in preda ai fumi dell’alcol, finendo per insultare la donna, una trentaseienne. L’uomo avrebbe poi impedito alla convivente di uscire di casa e lei, spaventata, ha chiesto aiuto al 112. Gli uomini del nucleo radiomobile, agli ordini del tenente Michele Morelli, sono quindi intervenuti nell’alloggio per riportare la pace tra i coniugi. Il quarantunenne però, a quel punto, si è scagliato contro i militari, colpendo con una gomitata al fianco un brigadiere. Per lui era quindi scattato l’arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

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