Politica

Finale, Pcl: “Il Comune si opponga a questa Finanziaria che uccide il Paese”

Matteo Piccardi Pcl

Finale L. Ecco l’ordine del giorno del Partito Comunista dei Lavoratori al prossimo consiglio comunale previsto il 25 agosto alle ore 21 a Finale ligure.

“Vogliamo che il Consiglio comunale compia un gesto esemplare e dia il via ad un effetto domino, non solo bocciando attraverso un documento politico la finanziaria, ma impegnandosi a disobbedire ai suoi contenuti, schierandosi così con lavoratori, dipendenti pubblici e cittadini finalesi contro la più grave macelleria sociale del secondo dopoguerra”, dice Matteo Piccardi, esponente del aprtito di sinistra.

“Dunque chiediamo che: il Consiglio riconosca come incostituzionale legare la tredicesima nel pubblico impiego al raggiungimento degli obiettivi dei dirigenti, facendo dunque ricadere sul lavoratore eventuali errori altrui. In un settore già colpito duramente per l’innalzamento dell’età pensionabile per le donne, dal blocco del turnover e da 70.000 contratti precari che non verranno rinnovati, il Comune si impegna ad erogare le tredicesime agli impiegati come sempre, secondo i tempi ad oggi riconosciuti. Poi vogliamo che il Consiglio rispetti il risultato referendario e respinga il tentativo dello Stato di privatizzare tutte le aziende municipalizzate come appunto previsto dalla finanziaria, la quale calpesta il democratico risultato del II referendum ( quello che vieta la remunerazione annua del 7% del capitale) inerente anche il comma 23 bis che vieta la liberalizzazione di tutti i servizi pubblici, e quindi non solo dell’acqua”.

“E ancora: che il Consiglio si rifiuti di celebrare il 25 Aprile e il 1 Maggio accorpando, come richiesto, entrambe le feste nazionali alla domenica più utile. Le Feste laiche che celebrano la liberazione dal nazi fascismo e il giorno del lavoro siano celebrate secondo il calendario, poichè simbolo e identità del nostro Paese; che il Consiglio si rifiuti di accettare come valido, costituzionale e democratico il decreto che depenalizza il comportamento antisindacale della Fiat nella vicenda Pomigliano, e che celebra la fine del contratto nazionale e l’inizio dell’era del licenziamento facile, aggirando l’articolo 41 della Costituzione e l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Che Finale Ligure denunci questo colpo mortale al mondo del lavoro e che reagisca ergendosi ad esempio per la difesa dei diritti dei lavoratori, applicando incondizionatamente il rispetto dello statuto su tutto il territorio comunale attraverso la clausola sociale”, conclude Piccardi.

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