Liguria. L’Appennino come risorsa. Con un territorio per tre quarti ricoperto da foreste, la Regione Liguria punta a valorizzare il suo patrimonio verde, in passato indispensabile per la vita delle comunità rurali e oggi prezioso dal punto di vista naturalistico e delle potenzialità economiche, finanziando quattro progetti di sviluppo.
Dalla vicina Toscana, come la Liguria fortemente caratterizzata dall’Appennino e con lo stesso obiettivo di recupero e valorizzazione, parte una proposta: ”Collaboriamo – dice il presidente di Confindustria Pistoia e vicepresidente di Confindustria regionale, Beppe Oriana – per presentare all’Expo 2015 di Milano un’offerta comune sul piano turistico ed enogastronomico dell’Appennino ligure-toscano”.
Su proposta dell’assessore regionale all’ambiente, Renata Briano, la Regione Liguria ha stanziato 300.000 euro agli enti locali per lo sviluppo di progetti di economia rurale legati ai boschi nell’ambito del progetto europeo Robinwood plus, dedicato alla gestione forestale sostenibile. Beneficiari dei finanziamenti sono il Parco dell’Aveto, il Parco di Portofino, il Comune di Cairo Montenotte, il Comune di Rossiglione, la Provincia di Savona e la Provincia della Spezia, che dovranno investirli in attivita’ di cura e utilizzo dei boschi.
La Liguria è ricoperta per tre quarti da foreste, per quasi il 90% proprietà privata, molto frazionata e non sempre soggetta alla manutenzione necessaria. In Liguria Robinwood punta a incentivare i soggetti proprietari pubblici e privati a gestire il patrimonio boschivo e a promuovere un approccio partecipato alla gestione forestale sostenibile.
”Turismo, enogastronomia, green economy, welfare sociale – dichiara Beppe Oriana, invitato permanente al Comitato Tecnico Progetto Speciale Expo 2015 di Confindustria – sono le grandi potenzialità dell’Appennino tosco-emiliano e di quello ligure, che sono contigui e vanno visti come parti di un tutto unitario per le loro caratteristiche storiche e orografiche”.
”La parte tosco-emiliana è più votata per gli sport bianchi, quella ligure per il trekking e la speleologia, entrambe possono puntare sulla green economy e su welfare e turismo-enogastronomia”, continua. Ed è proprio dal welfare e dal binomio turismo-enogastronomia, in cui l’offerta turistica viene ampliata e arricchita dalle attrazioni enogastronomiche e queste, a loro volta ricevono identità dal territorio, può partire, secondo Oriana, la collaborazione tra Liguria e Toscana.
”Presentiamo un’offerta coordinata tra Liguria e Toscana, diretta a quei 21 milioni di visitatori (in buona parte operatori economici) previsti per Milano 2015 – aggiunge – La manifestazione ha come tema l’alimentazione, i due territori, vicini al capoluogo lombardo, possono offrire una gamma completa di prodotti tradizionali e tipici e di borghi e località da visitare. Anche nel welfare sociale, con terme e centri di recupero immersi nella natura, Liguria e Toscana insieme sono molto competitive”.