Genova/Savona. Dopo un 2009 disastroso continua la discesa dei mancati pagamenti nel territorio ligure. L’analisi è stata resa nota dalla Camera di Commercio di Genova. Dai dati tratti dalla lettura del registro informatico dei protesti, in cui le Camera di Commercio raccolgono mensilmente i dati relativi al numero e al valore dei protesti levati per il mancato pagamento di cambiali, tratte e assegni bancari, viene evidenziato che il calo dei protesti soprattutto a Genova e Savona è più marcato che nel resto del Paese.
Nei primi 5 mesi del 2011 il valore complessivo dei titoli protestati è sceso rispetto allo stesso periodo del 2010, di 27,4 punti percentuali passando da 7.676.980 euro a 5.582.191 euro. Particolarmente brusco il crollo delle cambiali, che passano da un valore di 4.864.909 euro ad uno di 2.996.994 euro. Più ridotta la flessione degli assegni, che passano da un valore di 2.704.160 euro ad uno di 2.423.988 euro.
Il calo dei protesti è un fenomeno nazionale, ma a Genova (-27,4%) e a Savona (-34,9%) è più incisivo della media del Paese (-11,5%) e di quelle riscontrate in molte città italiane: Milano -0,8%, Roma -12,2%, Torino -12,1, Napoli -13,5%. In controtendenza Trieste + 6% e Firenze +35,8%.