Provincia. Riunione a Palazzo Nervi sull’applicazione delle nuove tariffe approvate in sede Ato. Mentre il tempo stringe per evitare la sanzione comunitaria e la Regione è pronta a commissariare gli enti inadempienti, il presidente provinciale Angelo Vaccarezza e l’assessore regionale Renata Briano fanno appello ai 69 Comuni savonesi perché “usino responsabilità e dimostrino unità nell’adozione dell’adeguamento tariffario”.
La stessa assessore Briano ha chiesto formalmente “un atto responsabile sul necessario adeguamento tariffario che dovrà procedere con progetti differenziati di subambito”. Gli aumenti, quindi, saranno differenziati da Comune a Comune a seconda delle singole caratteristiche e necessità. Si attente più precisamente quanto questo si tradurrà come prelievo dalle tasche dei cittadini. Per ora, si profila una media dai 5 ai 10 euro in più a bimestre in bolletta.
“E’ fondamentale a sostenere tutti gli investimenti nel contesto della gestione degli acquedotti e della depurazione savonese – ha sottolineato Renata Briano – Certo ci troviamo in una fase difficile nella provincia savonese, ma non irrecuperabile. In altre province liguri la situazione si è risolta. Occorre lo sforzo di tutti i Comuni se si vuole evitare che la Regione proceda al commissariamento di fronte all’eventualità di incorrere nell’infrazione comunitaria”.
In prima battuta gli aumenti tariffari sono finalizzati alla costruzione del nuovo impianto consortile di Villanova d’Albenga. Non sono mancati neppure stamani dissidi tra gli enti dell’area ingauna, che però sembrano rientrati. Vaccarezza ha sgombrato il campo dalle preoccupazioni sul vecchio progetto, rassicurando sul fatto che verrà messo a parte. “Provincia e Comune faranno i passi necessari per far ripartire l’iter del depuratore di Villanova” ha attestato Vaccarezza, precisando: “E’ stata fondamentale la decisione di Alassio di entrare nell’impianto consortile e avere un unica struttura per il ponente”.
“Siamo arrivati a questo punto, che è l’ultima spiaggia, altrimenti martedì scatta commissariamento della Regione – ha detto Vaccarezza – Ma bisogna agire per il territorio e non servono le polemiche. Qui in ballo c’è l’eventualità di un’infrazione di 10 milioni di euro, che sarebbe la possibilità peggiore. Non è il tempo delle critiche sterili, considerando anche il fatto che abbiamo un territorio che dimostra la sua eccellenza nelle Bandiere Blu”.
I Comuni riceveranno una delibera della Provincia sul piano d’ambito suddivisa nei vari sub-ambiti con gli aumenti differenziati. “La Provincia non può essere sia l’ente coordinatore del Depuratore Ingauno sia averne quote rilevanti, perciò alienerà la proprie quote al Comune di Alassio, che avrà un ruolo importante nell’impianto consortile” ha affermato il presidente provinciale.
La tariffa media minima è di 1,38 a metro cubo. Ma saranno specificati solo in seguito gli aumenti tariffari in base ai sub-ambiti, quello che più interessa in sostanza ai cittadini. Certo è che in provincia di Savona pesa l’assenza di un gestore unico.