Albenga. Parole di cui non comprendiamo il significato e che risuonano in un luogo che di solito viene “riempito” dalle urla e gli schiamazzi dei bambini. Sono quelle pronunciate dai musulmani d’Albenga che, per l’ultimo giorno del Ramadan, si sono riuniti nel cortile interno delle scuole “Tommaso Paccini”, sul lungo Centa.
“Per il secondo anno consecutivo il Comune ha dato vita ad una convenzione con le scuole Paccini e comunità islamica per rendere disponibili per la preghiera i locali della palestra dalle ore 20 alle 6 – dice l’assessore ai Servizi Sociali, Eraldo Ciangherotti – Per il giorno di chiusura viene utilizzato anche il cortile, che oggi accoglie circa 150 persone. In questo mese non vi sono state lamentele da parte dei cittadini nè alcun problema di ordine pubblico. La libertà religiosa è un diritto imprescindibile. Solo conoscendoci di più potremo superare la diffidenza che ogni tanto qualcuno prova verso chi ha il colore della pelle diverso o parla un’altra lingua. Io vivo e lavoro in un quartiere come Pontelungo che ospita molte attività commerciali di proprietà di stranieri e non ho mai avuto nè ho mai registrato grossi problemi di convivenza”.