Cronaca

Alassio piange e saluta Mario Berrino: “Nei nostri cuori rimarrà sempre”

Alassio. “Ha lasciato un segno forte, ma con leggerezza”. Monsignor Angelo De Canis, parroco di Sant’Ambrogio, sintetizza così l’avventura terrena di Mario Berrino, quasi ad evidenziare in un’unica immagine lo stile pittorico dell’artista e la sua capacità di promuovere il turismo attraverso la leggerezza dell’intrattenimento. La cerimonia funebre di questo pomeriggio con la quale Alassio ha dato l’addio al suo storico personaggio è stata sobria, all’insegna dello stile che lo stesso maestro avrebbe desiderato.

Presente l’autore e papà di “Striscia la notizia”, Antonio Ricci, e i rappresentanti dell’amministrazione alassina di oggi e di ieri, oltre all’organizzazione di Miss Muretto. Le tre figlie, la moglie Rosalba e i nipoti vicino alla bara. Molti gli amici ed anche ex miss Muretto hanno voluto unirsi alla commozione di tutta Alassio per l’addio a Mario Berrino. La chiesa completamente gremita, con una folla di alassini anche sul sagrato e nella piazza antistante. Nella sua omelia, monsignor De Canis ha ricordato la figura di Berrino ed il suo ruolo nella storia e nel turismo della Baia del Sole. “La sua arte e la sua pittura saranno immortali testimoni della sua allegria e freschezza, come approccio e filosofia di vita – ha detto il prelato – Doti che l’hanno sempre portato ad unire e condividere piuttosto che alle separazioni o alle lacerazioni. Alassio lo ricorderà sempre e Mario Berrino sempre sarà nei cuori e nei pensieri di tutti noi”.

Se ne va così un pezzo di storia alassina e locale, come in molti hanno ricordato. Se ne va dopo 90 anni vissuti intensamente l’artista, l’autodidatta, il catalizzatore della vocazione turistica, l’amico di Ernest Hemingway, il patron del Muretto con le sue piastrelle variopinte e firmate dalle celebrità, l’ideatore del concorso di bellezza ormai consacrato e giunto al suo 58° anno, l’animatore del Caffé Roma, lo storico locale dove si svolgevano le feste dei vip negli anni d’oro.

Il feretro, accompagnato dallo stemmino del Genoa, la sua squadra del cuore, è stato accolto nella chiesa parrocchiale da un applauso, mentre all’uscita della bara le tre figlie del maestro (in particolare la speaker radiofonica Luisella) hanno voluto ringraziare la cittadinanza perché – hanno detto – “se Berrino ha dato molto Alassio, questa città ha dato molto a lui”. La salma sarà tumulata nel cimitero locane nella cappella di famiglia.

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