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Volume troppo alto in due serate del 2009: il patron dei “Soleluna” nuovamente assolto

Savona Tribunale

Savona. Come già era successo nel marzo scorso, davanti al giudice monocratico Marco Canepa, questa mattina, Alessandro Minetti, il patron dei “Soleluna”, la nota discoteca di Albissola, è stato assolto in tribunale a Savona dall’accusa di disturbo della quiete pubblica. Il gestore del locale notturno era infatti stato colpito da un decreto penale di condanna (avrebbe dovuto pagare una sanzione da 1200 euro) ma, con l’assistenza dell’avvocato Luigi Gallareto, ha presentato un’opposizione ed il giudice gli ha dato ragione.

Gli episodi contestati risalivano all’8 giugno ed al 26 luglio 2009 quando, secondo quanto contestato dall’accusa, non sarebbero state rispettate le limitazioni sulle emissioni acustiche e ci sarebbe stato uno sforamento dei limiti calcolati in decibel. Minetti è stato però assolto perché “il fatto non costituisce reato”: in sostanza il giudice ha ritenuto che avendo provocato rumore in relazione alla propria attività professionale il patron dei Soleluna non fosse da ritenersi responsabile penalmente. Una decisione presa anche sulla base, come era avvenuto a marzo (quando però Minetti era stato assolto perché il “fatto non è previsto dalla legge”), di due sentenze della Cassazione.

Applicando l’articolo 10 della “legge quadro sull’inquinamento acustico” infatti chi supera, nell’esercizio di una professione i valori limite di emissione e di immissione sonore, è punibile con una semplice sanzione amministrativa. In pratica, secondo la più recente giurisprudenze, il disturbo provocato dall’elevato volume sonoro di un locale da ballo non costituisce elemento di reato ma illecito amministrativo e, di conseguenza, non si può applicare l’articolo 659 (“Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone”).

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