Savona. I Grillino scatenati a Savona dopo che ieri sono state formalizzate le nomine dei vertici dell’Ata. “Una bella poltrona non si nega a nessuno – commentano dal Movimento 5 Stelle -. I giochi sono fatti, ognuno è seduto sulla sua poltrona, o quasi. Dopo la moltiplicazione del suo staff e l’aumento dei posti nelle commissioni per far spazio a tutti, Berruti, con la purtroppo scontata nomina di Sara Vaggi alla presidenza dell’Ata, conclude non senza qualche difficoltà, la spartizione delle poltrone”.
“In realtà resterebbe ancora un tassello da sistemare: il presidente uscente Giraudo non è intenzionato a cedere il suo posto alla Vaggi per rimanere poi a bocca asciutta. Il sindaco ha però già in mente un bel gioco d’artificio per risolvere questo problema: si creano dal nulla 4 nuove società spezzettando l’Ata così spuntano fuori poltrone fresche, poi si assegna la presidenza di queste nuove società proprio a Giraudo. La Vaggi inizialmente era indicata come assessore, ma il Pd, pretendendo per sé ben quattro assessorati, ha di fatto posto il veto sul suo nome e quindi il sindaco ha voluto trovare una sistemazione alternativa altrettanto prestigiosa (e remunerativa!) per la più votata nella propria lista civica” osservano i Grillini.
“Non contestiamo la persona in sé ma il metodo con il quale vengono decise le nomine. Ancora una volta infatti un posto delicato come quello della presidenza dell’Ata viene assegnato non per capacità o meriti personali, come spavaldamente afferma Berruti, ma semplicemente per pareggiare i conti elettorali! Le partecipate comunali dovrebbero essere assegnate a persone con comprovata competenza e non per giochi politici” aggiunge Andrea Delfino, consigliere del Movimento 5 Stelle, in
questi giorni ricoverato in ospedale per un piccolo intervento.
“La Vaggi ha impostato la sua campagna elettorale promettendo di portare in Comune la sua esperienza nel sociale e trecento savonesi, credendo alle sue promesse, l’hanno votata. Se fosse coerente con sé stessa e rispettosa dei suoi elettori avrebbe accettato il suo ruolo di consigliere comunale invece che dimettersi in attesa di un posto in compensazione per l’assessorato mancato! Siamo in consiglio comunale da poche settimane ma stiamo già assistendo a situazioni paradossali. Manca una poltrona per qualcuno? Nessun problema: si raddoppia lo staff del sindaco, si aumentano i posti in commissione e si creano nuove società anche se forse non ce n’è alcun bisogno!” concludono gli esponenti del Movimento 5 Stelle.