Politica

Profughi, Sel: “Pessima accoglienza nel savonese, il Comune intervenga”

Tunisini e profughi a Savona

Savona. Sel torna a parlare dei profughi tunisini ancora in sosta a Savona, circa 20-25 immigrati e critica l’operato delle istituzioni savonesi sul fronte dell’accglienza: “Non sono state un modello, non si sono approntate le soluzioni migliori per cercare di affrontare la situazione, si e’ preferito piuttosto nascondere il problema e sperare che svanisse cosi come si era manifestato” affermano congiuntamente in una nota Nicola Isetta e Bruno Larice.

“Da aprile sino ad oggi l’associazione “Gli Amici del Mediterraneo” ha supplito, compatibilmente con le proprie capacità e risorse, all’inerzia e all’ignavia degli enti e dei suoi rappresentanti, che avrebbero dovuto prendersi carico della situazione per tentare di dare delle risposte efficaci e umane”.

“I migranti sono costretti a trovare ripari di emergenza e in taluni casi a dormire spiaggia, l’associazioni “Gli Amici del Mediterraneo” e alcuni privati cittadini provvedono a soddisfare i bisogni fondamentali di questi esseri umani; ma oramai la situazione si è fatta insostenibile, sia per chi cerca di fare qualcosa, sia per gli immigrati che vivono in condizioni non dignitose” prosegue la nota.

“Sel Savona ritiene che questo stato delle cose non sia accettabile e chiede che il Comune affronti subito la situazione, trovando una residenza dignitosa per i tunisini, riteniamo che una città come Savona sia in grado di dare una risposta adeguata ad un problema che riguarda un cosi piccolo gruppo di persone”.

“Savona medaglia d’oro della resistenza e la sua amministrazione di centro-sinistra hanno il dovere di aprire gli occhi di fronte a quanto sta avvenendo e approntare sin da subito un piano che ridia dignità a questi uomini e alla nostra città, che rappresenti un esempio di accoglienza per tutto il paese” concludono i due esponenti di Sel.

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