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Guerra dei condizionatori ad Alassio, Melgrati contro Avogadro: “Dal 2003 esiste una normativa, pensi ai problemi veri”

Marco Melgrati

Alassio. Non si è fatto attendere troppo un intervento di Marco Melgrati sulla questione dei condizionatori di Alassio, sollevata l’altro giorno dal sindaco Roberto Avogadro. L’ex primo cittadino alassino sulla querelle per le multe ai condizionatori esterni ai negozi del Centro Storico ha precisato: “Premesso che il problema della antiesteticità dei condizionatori si era già posto nel passato, come quello del proliferare delle antenne paraboliche, non esisteva fino al 2003 una normativa che disciplinava di fatto la loro installazione. Trattandosi di impianti tecnologici, non necessitavano di autorizzazione edilizia specifica, come da numerose sentenze giurisprudenziali, che già in allora ci avevano fatto propendere per l’inserimento di un articolo specifico, così come era stato fatto per le antenne satellitari”.

“Infatti, con l’approvazione definitiva da parte della Regione Liguria del Regolamento edilizio comunale, precedentemente approvato in Consiglio Comunale, con il Testo approvato dal decreto del presidente della Giunta Regionale 211 del 20/11/2003, si era posto fine alla discrezionalità nella installazione di questi motori esterni dei condizionatori”. Il regolamento vietava infatti l’installazione dei condizionatori sui prospetti principali dei fabbricati (i terminali degli impianti di condizionamento fissi possono essere installati sulle coperture dei fabbricati purché non visibili da spazi pubblici).

“Va da sé – aggiunge Melgrati – che per gli impianti con installazione precedente la approvazione del Regolamento Edilizio Comunale ogni sanzione appare illegittima, proprio perché non era coperta da apposita normativa e questi impianti erano tollerati in quanto tecnologici, come dimostra ampia giurisprudenza, tanto è vero che abbiamo, nel 2003, sentito la necessità di normare questa fattispecie per dare un indirizzo legittimo”.

“Al di là di ogni commento circa la necessità di ulteriormente vessare una categoria investita da una crisi economica senza precedenti con comportamenti da sceriffo, ritengo che le sanzioni elevate a commercianti che avevano provveduto ad installare questi impianti prima del 2003 non siano esigibili, e si prestino a ricorsi con esito favorevole. Diverso è per gli impianti posizionati dopo l’entrata in vigore del Regolamento Edilizio del 2003; faccio presente che questa norma, estensibile per analogia alle attività commerciali, era stata espressamente pensata per gli alloggi siti all’interno dei centri storici, che presenta una logica di decoro e di non depauperamento di facciate di pregio” prosegue l’ex sindaco.

“Pensi il Sindaco a pulire di più la città, o a debellare il fenomeno dell’abusivismo commerciale, o ad allontanare i barboni, che, con questa nuova amministrazione di Sinistra, hanno scelto la fontana del Comune come bagno pubblico, o a scacciare gli accattoni e gli zingari, come promesso in campagna elettorale. I cittadini si stanno già accorgendo che quelle della campagna elettorale erano solo promesse da marinaio, che non potranno essere mantenute” conclude Melgrati.

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