Ceriale. La descrizione, un po’ romanzata, potrebbe essere quella di un supereroe dei giorni nostri che, cavalcando un rombante due ruote, sfreccia sulle strade, con tanto di mantello tricolore, a riportare l’ordine e la giustizia, con buona pace dei cittadini. La realtà però – di solito lontana dai libri popolati da invincibili guerrieri – parla di un lottatore solitario, abbandonato sul più bello da un esercito “infedele” al suon di un egoistico “Armiamoci… e parti”.
La rivolta contro prostitute e papponi annunciata dal Comitato Cittadino di Controllo di Ceriale che, sulla carta, sarebbe composto da più di una novantina di persone, si è ridotta ieri sera a un modesto tour in scooter portata avanti dal suo attivissimo promotore: Luigi Tenderini che, con tanto di bandiera italiana legata al collo e pistola ad acqua, alle 22 in punto si è presentato come da programmi davanti alla casa del sindaco, sulla via Aurelia, lasciando in ricordo del suo passaggio un manifesto a nome del suo comitato-fantasma. IVG.it lo ha seguito a lungo nella sua originale e solitaria corsa.
“Siamo in 97 – insiste Tenderini anche davanti a chi gli fa notare la morìa di sostenitori – Non tutti però hanno il coraggio di passare dalla parola all’azione, dunque sono qui anche per loro. E’ una vergogna: Ceriale non può continuare ad essere il luogo della mercificazione del sesso, non ne possiamo più. Verrò qui tutte le sere a dare fastidio a prostitute e papponi. E’ una promessa. Voglio che questo messaggio arrivi forte e chiaro anche al sindaco che, in questi giorni, è fuori città”.
E così inizia il tour: dal supermercato Lidl di Ceriale fino ad Albenga e ritorno. Tenderini avvicina le lucciole, lancia qualche spruzzo con la pistola ad acqua e invita le ragazze a rivestirsi e a tornare a casa. Qualcuna scappa, qualcuna si apparta in un angolo e abbandona effettivamente la minigonna vertiginosa a favore di più pratici jeans mettendosi in attesa di un autobus che la riporti chissà dove. Il tutto sotto lo sguardo di carabinieri e polizia municipale, che hanno controllato a vista l’originale manifestante, e, probabilmente, tra le ire di chi ha visto minacciati i propri affari illeciti. “Creeremo un danno economico a prostitute e papponi”, aveva annunciato giorni fa il Comitato. Per ora il coriaceo Tenderini ha creato solo un po’ di trambusto. A favor di telecamere e taccuini.