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“Beccato” subito dopo la rapina in banca a Spotorno: bandito verso il patteggiamento

Tribunale

Savona. Dovrebbe chiudersi con un patteggiamento il processo che vede imputato Vincenzo Piccione, il trentaduenne milanese, finito in manette il 22 giugno scorso dopo che aveva rapinato la filiale spotornese della Banca Popolare di Novara. Questa mattina, davanti al Collegio dei Giudici, si è celebrata un’udienza del processo nel corso della quale il difensore di Piccione, l’avvocato Andrea Cechini, ha avanzato una proposta di patteggiamento (dovrebbe essere definita una pena di 18 mesi). Il processo è stato poi rinviato al prossimo 5 ottobre.

Il bandito, con un “look” piuttosto insolito (a volto scoperto e indossando una canottiera che rendeva visibili una lunga serie di tatuaggi), era entrato nella filiale per poi minacciare clienti e dipendenti con un coltello (preso poco prima in una bar della zona). L’uomo era così riuscito a farsi consegnare un bottino di qualche migliaio di euro, ma la sua corsa per sfuggire alla giustizia era stata però di appena 200 metri: le sirene di una pattuglia dei carabinieri di Noli lo avevano infatti raggiunto poco dopo l’uscita della banca. Piccione, subito dopo l’arresto, si era giustificato dicendo di aver agito così dopo aver assunto dei farmaci e bevuto alcune birre.

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