Economia

Ampliamento Tirreno Power, i grillini: “Siamo oltre l’indignazione”

tirrenopower

Vado L. Volontà dei cittadini calpestate, una condanna a un futuro ottocentesco di carbone per una comunità incolpevole e presa in giro dai politici, un baratto tra azienda e istituzioni a scapito della salute di tutti: così il Movimento 5 Stelle descrive la scelta dell’ampliamento della centrale Tirreno Power di Vado Ligure.

“Quando accade ciò che è accaduto ieri in Regione, a proposito di Tirreno Power e richiesta di ampliamento, la prima impressione è di tale indignazione che si fatica a trovare aggettivi per esprimerla – dice Milena Debenedetti, consigliere comunale savonese, del gruppo dei grillini – Si fatica a ripetere per l’ennesima volta i molti concreti, drammatici argomenti e dati contro il carbone che altri hanno giustamente ribadito e portato all’attenzione pubblica e della politica, instancabilmente, per anni. Si fa fatica, visto che sembra esercizio sterile e inascoltato da chi, pure, sarebbe rigorosamente obbligato a tenerne conto”.

“Ciò che però supera tutto questo, che è ancora più grave, è che vengano calpestate le volontà e le esigenze dei cittadini da coloro che col voto dovrebbero rappresentarli – continua la rappresentante del Movimento 5 Stelle – E che questo venga fatto in termini e modi che sanno di presa in giro e offesa alla loro intelligenza. Far passare per condizioni poste all’azienda ‘in cambio di’, quelle che dovrebbero essere invece richieste obbligatorie a prescindere. Annunciare nei titoli come ‘No a terzo gruppo’ quello che invece è nella sostanza un sì totale e incondizionato a qualsiasi desiderata di Tirreno Power, una condanna inappellabile a un futuro ottocentesco di carbone per una intera comunità incolpevole, preso da una classe politica nel suo complesso screditata e sfiorata spesso da scandali, e perciò in sostanza delegittimata a prendere alla leggera decisioni tanto gravose. Letteralmente sulla pelle delle popolazioni interessate. La cui volontà, opinione, legittima istanza è costantemente calpestata, come quando il Pd all’epoca delle elezioni regionali propose manifesti ‘No all’ampliamento’ e addirittura una raccolta firme, mentre ora si sente in diritto di tradire i suoi stessi elettori senza dover loro neppure una spiegazione. Perché esattamente di tradimento si tratta”.

“Sulla discussa conversione a carbone di Porto Tolle il PD nazionale esprime forte contrarietà. Forse qui il carbone è diverso solo perché cambia il presunto colore politico? Non provoca anche qui malattie, morti, devastazione dell’ambiente? La commissione di VIA che a suo tempo autorizzò Porto Tolle e che si trova oggi sotto inchiesta per questo, non e’ forse la stessa che autorizzò anche l’ampliamento vadese? Saranno contenti gli azionisti, quelli che, come specificato dall’ing. Gosio qualche tempo fa, non possono più attendere. Gli unici che abbiano importanza. Come sembra ritenere oggi anche la Regione. Riteniamo che i cittadini, in una vera democrazia, debbano aver maggiori diritti e voce in capitolo, e noi del Movimento 5 Stelle saremo certamente al fianco dei comitati e dei cittadini che si organizzeranno per mettere in atto tutte le iniziative di protesta civile contro decisioni prese a dispetto del bene pubblico, da chi dovrebbe tutelarlo e non lo fa”, conclude Debenedetti.

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