Albissola, serata con la musica barocca del Quartetto Voxonus

Albissola - Villa Faraggiana

Albissola Marina. Prosegue con grande attenzione di pubblico e critica la prima edizione dell’Albissola Voxonus Festival. La sera di lunedì 25 luglio ancora una serata di barocco a Villa Faraggiana ad Albissola Marina con il Quartetto Voxonus.

Nato all’interno del più vasto progetto Voxonus Academia di Musici e Cantori, il Quartetto Voxonus è specializzato nel repertorio barocco e classico, eseguito con strumenti originali e secondo la prassi di riferimento. Particolare attenzione è posta al periodo di transizione e dunque il Quartetto si avvale di strumenti con montatura classica (corde di budello e montatura evoluta rispetto al periodo barocco ma non ancora nell’attuale veste moderna; analogo discorso per l’arco) in grado di esaltare al massimo la scrittura post barocca suonando con accordatura a 430 Hz. I componenti del Quartetto occupano il ruolo di prime parti presso l’Orchestra Sinfonica di Savona.

Cristallino nella sua essenzialità, il quartetto d’archi è da sempre la “toga virile” del compositore. Sarebbe inutile riportare qui un elenco di musicisti che affrontarono la dimensione quartettistica solo dopo una solida preparazione compositiva ma non stupisce che Mozart (presente in programma con i due Quartetti in sol maggiore K. 156 e in do maggiore K. 157) potesse farsi in qualche modo beffe anche di ciò che altri temevano. Mozart in occasione del suo secondo viaggio in Italia (agosto-dicembre 1771), disse infatti al padre che avrebbe scritto qualche Quartetto per “ingannare il tempo”. Per l’adolescente Amadeus, comporre Quartetti era cioè un po’ come fare i cruciverba, beffardamente ignaro che le opere in seguito riunite con le sigle che vanno da K. 155 a K. 160 sarebbero state destinate ad una lunghissima fama. La mole di Quartetti composti da Giuseppe Cambini nell’economia di un catalogo del quale poco è giunto per intero fino ai giorni nostri, è tale da far credere che egli si sia dedicato soprattutto a questa forma dandole anzi forte impulso.

Giuseppe Demachi si formò come violinista anche se sugli anni di studio sono pervenute pochissime informazioni. Probabilmente studiò fuori dal Piemonte e certamente dal 1763 fu primo violino nella Cappella del Duomo di Alessandria, carica che mantenne per almeno due anni. Fu a Casale fino al 1769 e in seguito a Ginevra e Firenze. E’ qui che compose la Sonata per viola e continuo che si aggiunge ad un buon catalogo sinfonico e ad una cospicua produzione per archi tra cui, Sei Duo per violino e viola e per due violini, op. 1; Tre Trii per flauto, op. 1 bis; Sei Duo per due violini, op. 3.

I non associati all’Orchestra Sinfonica di Savona potranno acquistare il biglietto prima dello spettacolo. Sul luogo ci sarà un posteggio riservato al pubblico. Per informazioni è possibile telefonare allo 019824663 o scrivere a ufficiostampa@orchestrasavona.it.

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