“Mauro Garibaldino (per caso)” in scena ad Albissola Marina

Albissola Marina. Lunedì 11 luglio alle ore 21,30 presso i Giardini dell’Unità d’Italia ad Albissola Marina andrà in scena “Mauro Garibaldino (per caso)”, pièce teatral-musicale scritta e diretta da Gian Carlo Ragni.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha inserito “Mauro Garibaldino (per caso)” all’interno delle manifestazioni culturali ufficiali per le celebrazioni del 150° anniversario dell’unità d’Italia.

Lo spettacolo è organizzato dal Comune di Albissola Marina con il sostegno delle ditta Pesce Pietro spa e con la collaborazione di Conad Albissola e Comitato via delle Industrie.

“Mauro Garibaldino (per caso)” è un divertente omaggio a chi ha unito l’Italia: un’allegra incursione tra alcuni “Padri del Risorgimento”, per una volta deposti dal piedestallo e raccontati nella loro quotidianità fatta di vizi e virtù da Mauro, un popolano diventato amico di Garibaldi per puro caso. Il tutto accompagnato da canti e musiche risorgimentali opportunamente arrangiati dai Liguriani.

Il 4 febbraio del 1834, a Genova, un giovane ricercato come sovversivo sfugge all’arresto rifugiandosi nella bottega di Natalina Pozzo, la besagnina di piazza Sarzano. In quella bottega, un bimbo di sei anni, Giovanni Battista, figlio della Natalina, salvando la vita al “sovversivo” Giuseppe Garibaldi cambierà la storia d’Italia. Vent’anni dopo il generale si ripresenta in quella bottega e, da quel momento, nasce una profonda amicizia con quel bimbo ormai diventato uomo.
Il mite Giovanni Battista, pacifista, ipocondriaco e superstizioso, ribattezzato con il nome di battaglia di ‘Mauro’, diventa quindi testimone della vita avventurosa dell’Eroe dei due Mondi.

I canti dell’epoca risorgimentale accompagnano le parole di Mauro, che passa dalla descrizione di New York così come lui ingenuamente l’immagina, al ritratto, insolito e personalissimo, di Peppino Garibaldi: dalla quotidianità di Caprera ai travagliati amori (compreso il matrimonio durato pochi minuti con una giovanissima nobile), dall’antipatia per Cavour al dolore per la cessione di Nizza alla Francia, dal deludente incontro con Vittorio Emanuele alla travagliata preparazione della spedizione in Sicilia, a cui si trova a partecipare, suo malgrado, anche Giovanni Battista alias Mauro, solo per aver indossato per caso una divisa da garibaldino.

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