Provincia. Si è svolto oggi, presso la sede dello Sviluppo Economico a Roma, l’incontro del tavolo tecnico su Ferrania. Erano presenti, oltre alla Provincia di Savona, il Comune di Cairo Montenotte, la Regione Liguria, l’Azienda e il Ministero dello Sviluppo Economico.
La riunione era finalizzata a fare il punto della situazione sulle opportunità attualmente in essere presso il sito di Ferrania. L’occasione è stata importante per ribadire la necessità di un intervento a tutela dei lavoratori, attualmente in attesa di avere la garanzia del secondo anno di cassa integrazione, che dovrebbe partire dalla fine di novembre, garanzia non ancora concessa.
L’incontro ha avuto inizio con le relazioni da parte del Ministero e dell’Azienda ed in seguito sono intervenuti i rappresentanti degli enti territoriali.
“L’incontro di oggi – ha dichiarato il presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza – è stato particolarmente positivo per gli impegni che sono stati assunti da tutti coloro che erano intorno al tavolo. Non è stato un incontro tanto per vederci o perché dovevamo farlo, ma perché sul tavolo sono entrate nuove importanti opzioni, in primis la possibilità di ampliare l’accordo coinvolgendo nuovamente tutti i siti di interesse in Val Bormida, in modo particolare quello della ex Acna di Cengio. Per questo si è ritenuto opportuno far slittare il prossimo incontro al 27 di questo mese, avendo ognuno preso una serie di impegni per arrivare in quella data, nella quale incontreremo anche i sindacati, con una serie di risposte alle domande che sono state oggi poste”.
“Primaria per tutti – ha aggiunto – è la vicenda dei lavoratori che oggi hanno solo la certezza di una cassa integrazione che scade il 30 novembre di quest’anno. Lavoratori che hanno bisogno di una prima, sicura e rapida risposta, non di competenza diretta del Ministero dello Sviluppo Economico, ma partita essenziale nella quale tutti si devono impegnare: un secondo anno di cassa integrazione a partire dal 30 novembre 2011 fino al dicembre del 2012. Fatto questo, che deve andare a buon fine a prescindere da tutto, c’è il discorso di cogliere quelle opportunità che consentirebbero di vedere in maniera più positiva il futuro di Ferrania”.
“La cosa certa è che questo sito industriale ma soprattutto questi lavoratori e le loro famiglie aspettano una risposta da tanto tempo e, a prescindere dalla odierna crisi e dalla situazione innegabilmente complessa, è necessario che la politica degli enti locali e degli enti governativi diano collettivamente una soluzione definitiva. Apprezzabile l’atteggiamento dell’azienda tenuto oggi – ha concluso Vaccarezza -, certo il 27 quando ci vedremo sarà cruciale tradurre tutto ciò che ci siamo detti in concreti impegni scritti”.