Cronaca

Tangenti, Pietro Fotia rimane in carcere: il Riesame respinge l’istanza

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Savona. Rimane in carcere Pietro Fotia, il titolare della Scavo-Ter arrestato nell’ambito dell’inchiesta “Dumper” con le accuse di corruzione, dichiarazioni fiscali fraudolente e falsità in atti pubblici in concorso. Il Tribunale del Riesame di Genova ha respinto l’impugnazione dell’ordinanza che i legali dell’imprenditore hanno presentato per ottenerne la scarcerazione.

Rispetto alle altre quattro persone arrestate, Fotia è l’unico che rimane in cella, rinchiuso nel carcere di Marassi. Per l’accusa e la Procura savonse l’imprenditore è ritenuto personaggio chiave nel giro di mazzette e anche alcuni approfondimenti d’indagine sembrerebbero avvalorare il suo ruolo nel sodalizio illecito composto da appalti, favori e tangenti.

Determinanti le intercettazioni raccolte dagli investigatori, che lo confermerebbero come uno degli attori principali del giro di corruzione, che ha coinvolto anche l’ex ingegnere capo del Comune di Vado Ligure, Roberto Drocchi. “Aspettiamo di conoscere con esattezza le motivazioni” hanno detto i legali difensori Emi Roseo e Carlo Biondi.

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