Scuola: Vaccarezza incontra l’assessore Rossetti, presto la bozza sulla nuova offerta formativa

Rossetti - Vaccarezza

Finale Ligure. L’assessore regionale all’istruzione Sergio Rossetti e il presidente provinciale Angelo Vaccarezza hanno fatto il punto sulla realtà scolastica savonese, alla luce della riforma Gelmini. “Ora che abbiamo valutato le ricadute della riforma sul territorio, nei prossimi giorni presenteremo la bozza di riordino dell’offerta formativa della Provincia di Savona – annuncia Vaccarezza – Teniamo conto di due aspetti: da una parte la riforma normativa in sé, con le priorità da dare agli indirizzi, dall’altra parte le urgenze del patrimonio edilizio locale, perché non ha senso parlare di percorsi formativi se poi ci sono strutture fatiscenti che ospitano gli studenti”.

Il presidente di Palazzo Nervi e l’assessore Rossetti si sono trovati all’Istituto Alberghiero “Migliorini” di Finale Ligure. “Andiamo verso la professionalizzazione – aggiunge Vaccarezza – Dobbiamo accompagnare coloro che vogliono entrare direttamente nel mondo del lavoro dando gli strumenti adatti”.

Il polo dell’innovazione e della ricerca nelle energie che sorgerà nel Campus universitario di Savona rappresenta una scommessa formativa. “Siamo in prima linea per il polo di ricerca” assicura Vaccarezza, che aggiunge: “Anche le tante piccole aziende del Savonese devono essere aiutate a fare formazione: bisogna individuare le strategie che oggi, di fronte alla crisi economica, si possono mettere in atto per creare percorsi di formazione aziendale”.

“Molti ragazzi iscritti ai licei poi non reggono il ritmo e ripiegano così su istituti tecnici e professionali – afferma l’assessore regionale Rosetti – La politica oggi deve prendere decisioni, anche impopolari, e determinare quale sia la funzione dei poli scolastici che consentano attrazione formativa per il territorio”.

L’Europa chiede sempre più titoli per l’accesso al mercato del lavoro o crediti per continuare gli studi fino all’inserimento professionale. Il rapporto forte tra formazione, scuola e lavoro, però in Italia, è ancora ostacolato. “E’ un problema di orientamento nella scuola media e di cultura delle famiglie – sottolinea Rossetti – Spesso il risultato dell’orientamento non trova risposta nelle aspettative e nei desideri delle famiglie. Molti ragazzi così si iscrivono ai licei, che così non riecono a esprimere la qualità adeguata, e poi li abbandonano, alla volta di istituti tecnici e professionali, vissuti però come ripiego. Ma non è vero che i laureati hanno più facilità all’accesso al lavoro. Molti diplomi tecnici in realtà sono in grado di conferire più rapidamente occasioni di lavoro ai ragazzi”.

Secondo l’assessore ligure all’istruzione va cancellata l’idea del percorso stereotipato liceo-laurea perchè “non risponde al mercato del lavoro e alle esigenze del territorio e spesso non è nemmeno nell’indole, nella capacità e nei desideri dello studente”. Anche i genitori cioè vanno aiutati ad affrontare la scelta giusta, evitando fallimenti o una perdita dell’anno per i figli.

“La scelta dei licei d’altra parte svilisce anche gli stessi istituti tecnici, con scompensi sull’offerta scolastica in generale. Dobbiamo invece dimostrare alle famiglie che se si va al liceo – conclude Rossetti – non si è per forza migliori o con una possibilità certa di carriera”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.