Savona, un presidio il piazza Sisto IV per esprimere solidarietà al movimento No Tav

notav

Savona. La battaglia dei No Tav per la difesa del proprio territorio riceve solidarietà da ogni parte d’Italia. Savona non è da meno e alle ore 18 di oggi, in piazza Sisto IV, avrà luogo un presidio in loro sostegno al quale, al momento, hanno aderito centro di documentazione Fuoricontrollo, Comitato Acqua Pubblica Savona, Rifondazione Comunista Savona, Giovani Comunisti Savona, MoVimento 5 Stelle Savona, Comitato PerScarpino.

“Verso l’alba del 27 giugno 2011 duemilacinquecento poliziotti in tenuta antisommossa, accompagnati da blindati ed una ruspa si sono riversati sulla libera Repubblica della Maddalena a Chiomonte di Valsusa – spiegano i promotori del presidio -. L’operazione militare è partita intorno alle 4 ed alle 10 della mattina le divise si sono impossessate dello spazio liberato presente da tempo e partecipato (soprattutto in queste ultime settimane) da migliaia di persone di ogni provenienza”.

“Un laboratorio di socialità al di fuori delle logiche del profitto e della repressione poteva essere combattuto dallo stato solamente con l’uso della forza – proseguono -. Le persone (di ogni età) che erano presenti in loco hanno contrastato l’assalto ma non hanno potuto resistere alla pioggia di migliaia di lacrimogeni sparati dalle ‘forze dell’ordine’. Così è stata una fuga generale per i boschi della vallata con inseguimenti prolungati. Le ultime notizie parlano di 30 feriti ma il numero andrà sicuramente a crescere nelle prossime ore…”.

“Era nell’aria questa operazione militare – sottolineano -, auspicata e fomentata dai principali partiti politici (sia di governo sia d’opposizione) ed a lungo minacciata dal Ministro dell’interno. Tanto tuonò che piovve! Dietro le vuote parole che fanno riferimento a democrazia e legalità lo stato ha mostrato il suo vero volto. L’uso della forza è l’unica risposta contemplata per opporsi alla volontà ed alla determinazione di centinaia di migliaia di individui che compongono un movimento attivo da anni, movimento che ha preso in mano il destino della propria terra ed ha deciso di difenderla dalle speculazioni e dalle devastazioni”.

“Il movimento No Tav – spiegano – non riguarda solo la Val Susa ed il Piemonte ma si ramifica su tutto il territorio italiano e raccoglie sostegno dalle più diverse individualità, consapevoli del fatto che il sistema capitalista non può portare ad altro che alla catrastrofe diffusa. Tutti quelli che dietro il pretesto del cosiddetto sviluppo sostengono opere insensate e distruttive come la linea ad alta velocità in Val Susa sono la cattiva coscienza del  sistema, mentono sapendo di farlo. Le conseguenze delle loro menzogne ricadono sulle persone che si ritrovano sempre a subire in termini di attacchi al diritto alla salute, ristrettezze economiche e limitazioni della libertà individuale”.

“Per questo – concludono – esprimiamo la nostra più calda e viva solidarietà ai valsusini di ogni latitudine aggrediti a Chiomonte il 27 giugno 2011 e nel manifestare solidarietà ci opponiamo fermamente al progetto delirante di realizzare sulla nostra pelle un’opera inutile, dannosa e costosissima”.

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