Economia

Report sull’economia savonese, Rossello (Cgil): “Si ponga fine alla grande stagione dei conflitti”

report cgil

Savona. Francesco Rossello, segretario generale della Cgil di Savona, analizza i dati che emergono dal report sull’economia savonese presentato questa mattina.

“Intanto – dichiara – è importante per la nostra organizzazione avere uno strumento di analisi che ci dia il quadro reale ed aggiornato della situazione economica e sociale nella provincia. E’ importante perché bisogna sapere dove siamo per capire dove possiamo arrivare. Dall’analisi di quest’anno emergono alcuni dati che differenziano la nostra provincia dalle altre. Il primo è un dato demografico: la nostra è statisticamente la provincia più anziana del mondo”.

“Il secondo dato – prosegue Rossello – ci dice che complessivamente cala vistosamente l’occupazione, la quale crolla nell’industria manifatturiera pur crescendo nel terziario; questo dato fa il paio con un altro che indica la provincia di Savona come quella col tasso di lavoro precario più alto della Liguria (abbiamo superato anche Imperia); l’ultimo dato ci dice che ci sono oltre 135 mila trattamenti previdenziali, praticamente 1 ogni 2 abitanti; quindi le pensioni dei padri stanno fungendo da ammortizzatori sociali a fronte dell’aumento del precariato per i figli”.

“Il problema del conflitto fra generazioni si pone con forza anche da noi – sottolinea -. Con la diminuzione del numero di pensionati e del valore delle pensioni potrà venire a mancare una rete che fino ad oggi ha garantito la tenuta del nostro sistema locale. Per questo diventa sempre più urgente oggi sciogliere il nodo del modello di sviluppo del territorio. Da tempo ripetiamo che abbiamo bisogno di far ripartire l’industria e, più in generale, un sistema economico strutturato su imprese solide e di medio-grandi dimensioni. Ne abbiamo bisogno sia per garantire possibilità di lavoro di qualità, sia perché attorno ad un sistema strutturato di imprese medio-grandi, può sopravvivere anche il grande arcipelago di piccole e piccolissime imprese che, altrimenti, soffocherebbero”.

“La crisi avanza inesorabilmente e i suoi effetti reali non lasciano più tempo per dibattiti infiniti. E’ necessario – conclude Rossello – che, a partire da una forte azione delle amministrazioni locali, si ponga fine alla grande stagione dei conflitti (giovani/anziani; lavoro/salute; industria/turismo) e si apra una grande stagione di dialogo per realizzare le grandi occasioni di sviluppo che ci vengono offerte evitando però di ‘subirle’ e garantendoci la massima ricaduta pubblica”.

Ecco i dati dell’Ufficio Economico della Cgil

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