Politica

Idv, Melacca attacca i vertici del partito: nel mirino candidature e linea politica

melacca

Savona. Cosimo Melacca, esponente dell’Idv savonese e candidato alle scorse elezioni regionali, lancia una dura critica al partito e ai vertici regionali e provinciali, con particolare riferimento alla gestione della campagna elettorale.

“Sono disgustato dai sistemi antidemocratici e dall’onnipotenza manifestata in questa campagna elettorale da personaggi come il segretario Regionale Idv il quale, dopo mie ripetute rimostranze ed inevase richieste di confronto in merito alla linea politica e la rappresentatività sul territorio del partito, deve ancora fornire educata risposta a distanza di ben tre mesi. Ma soprattutto sono disgustato da tutte quelle persone che, come il consigliere Quaini, attraverso le proprie azioni politiche, avvallate dal silenzio-assenso dell’Onorevole Paladini, hanno generato gravi conseguenze a livello politico, sul territorio ed all’interno del partito”.

“Azioni, tanto per citarne qualcuna, come la scelta della candidatura sul Comune di Savona di Cristian Bagozzi, immobiliarista finalese che non mi risulta abbia mai manifestato prima d’ora, in qualunque forma, alcun desiderio di dedicarsi all’impegno politico od alla tutela dei bisogni della collettività”.

“Come del resto è stato condizionato Loano, con un comportamento a dir poco scellerato su candidature non condivise e non operanti sul territorio, come Gallizia Dalmonte e Cereda, che hanno disorientato i nostri elettori generando un grosso insuccesso” aggiunge Melacca.

“Infine come posso non notare tutte quelle “infiltrazioni” all’interno del partito da parte di elementi di forte militanza nell’estrema Destra e riconducibili in qualche modo al Consigliere Quaini (vedi Pirritano che fino a cinque giorni fa era nel Pdl a Borghetto S.S., Cossu, Morena, Gallizia ecc. ecc.), che senza alcuna coerenza politica si sono imbarcati sul veliero del grande condottiero”.

“Concludo dicendo che, per ora, manterrò la mia appartenenza all’Idv nella speranza che le buone idee originarie dell’On. Di Pietro siano accompagnate dalla presa di coscienza delle realtà che ci sono sotto la comune bandiera, oppure che De Magistris da me molto ammirato ci rappresenti e ci tuteli all’interno del partito sul principio base della democrazia e del confronto”.

“Pur osteggiando e criticando l’attuale linea politica continuerò comunque ad impegnarmi per la gente e per il nostro territorio con la speranza, condivisa da molti del partito, che quel modo di fare politica a cui accennavo, prima o poi finisca, e per mantenere subito fede all’impegno assunto esorto tutti per far si che i 4 referendum”.

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