Economia

Centro di ricerca sulle rinnovabili a Bergeggi, Briano frena: “Molte le valutazioni da fare”

Bergeggi. A poche ore dall’inaugurazione della quarta torre del parco eolico “Cinque Stelle” di Stella, la società Fera, che ha realizzato il progetto, pensa ad un’idea al momento in fase embrionale.

Si tratta del Centro Ricerche di Bergeggi, un vero e proprio museo all’aperto delle rinnovabili in cui sia possibile vedere, confrontare, sperimentare direttamente differenti tecnologie, ora al vaglio della Regione Liguria. “Questa regione, così ventosa, è ideale per creare nuove opportunità di ricerca e sviluppo nel campo dell’eolico – precisa l’ingegner Cesare Fera, presidente della Fabbrica energie rinnovabili alternative – Qui si potrebbero testare le nuove macchine e le tecnologie più innovative senza impiegare anni come accadrebbe in una Milano dove praticamente non circola l’aria”.

Un modo di dare spazio alla ricerca e un’opportunità per creare posti di lavoro in un momento economico non proprio esaltante. Ma sono ancora molti gli ostacoli da superare. “Si tratta di un progetto ambizioso e davvero interessante che, in questo momento, è al vaglio dei nostri uffici – dice l’assessore regionale all’Ambiente, Renata Briano – Ci sono ancora molti aspetti da valutare. Non si tratta solo di volontà politica: esistono delle valutazioni tecniche da fare, anche a livello di impatto ambientale. Questo centro di ricerca sulle rinnovabili potrebbe comunque collegarsi in qualche modo a quello previsto nel Campus universitario savonese”.

Nello specifico, si tratterebbe di un progetto innovativo, unico a livello nazionale e tra i primi al mondo: un’oasi integrata nel contesto territoriale, autosufficiente dal punto di vista energetico, a impatto ambientale zero anche grazie alle metodologie costruttive della progettazione bioclimatica e della bioedilizia.

L’area individuata è collocata in una cava estrattiva dimessa, in un’area fortemente compromessa ma che sarebbe ideale, almeno secondo gli esperti, per la sperimentazione perché esposta favorevolmente al sole e al vento. Ha una superficie di 45.000 metri quadri ed è in grado di ospitare un centinaio di persone (ricercatori, altri addetti e famiglie). Il progetto prevede che il Centro Ricerche sia alimentato da un parco eolico di tre aerogeneratori.

L’energia prodotta, pari a oltre 10.000 MWh l’anno, sarebbe in parte destinata all’attività del centro ricerche e al fabbisogno civile degli abitanti, in parte agli esperimenti sulla conservazione dell’energia sotto forma di idrogeno o altre fonti. L’eccedenza di energia prodotta potrà essere ceduta al comune di Bergeggi e al limitrofo comune di Vado. All’interno del centro di ricerca verrebbero trasferiti i progetti di ricerca FERA già in corso e ne verrebbero avviati di nuovi in collaborazione con le realtà universitarie e industriali presenti nella zona. Prime tra tutte l’Università di Savona e di Genova e la Ferraia.

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