Sport

Basket, i tifosi del Riviera non si arrendono: al via la campagna di azionariato popolare

Vado L. Dici “Vado Ligure” e pensi subito alle due “torri” di Tirreno Power che svettano alte nel cielo, ai traffici portuali, e ad uno scenario grigio tipico di una realtà industriale. Da qualche tempo a questa parte, però, a dare un tocco di colore, e ad offrire un’occasione di ribalta a questa cittadina, sono stati i successi sportivi di una squadra che lotta per emergere: non solo sul campo, ma anche dall’abisso di una crisi finanziaria che rischia di negarle gli importanti risultati finora ottenuti.

Erano più di cinquanta, ieri, i tifosi del Riviera Vado Basket pronti ad aprire il cuore – e, soprattutto il portafoglio – per permettere alla prima squadra, reduce da un campionato a cinque stelle, di poter partecipare al campionato di serie A Dilettanti, conquistato sul campo ma non ancora a suon di euro. I problemi economici della società cestistica e le scarse possibilità finanziarie del Comune vadese mettono infatti a rischio il futuro di giocatori che hanno fatto sognare tifosi, vecchi e nuovi. E’ per questo che il Riviera Fans Club, nato spontaneamente per sostenere una realtà in seria difficoltà, è sceso in piazza ieri sera per lanciare una campagna di azionariato popolare attraverso la quale portare il proprio contributo per la “salvezza”.

Chi aderisce potrà scegliere tra le diverse forme di sostegno alla squadra. Le tre opzioni sono Socio Bronze (500 euro), Socio Silver (1.000 euro) e Socio Gold (1.500 euro). Ci sono varie idee per sensibilizzare vadesi e non a questa iniziativa di solidarietà: le mamme dei giocatori daranno vita ad una colletta, si pensa poi all’organizzazione di un banchetto, in occasione della Festa di San Giovanni, per vendere gadgets, e ad una festa sulla spiaggia col pagamento di un biglietto.

I giovani sono il vero motore di questa iniziativa: persone che si sono scoperte tifose piano piano, che sono andate in trasferta il 2 di giugno a Legnano piuttosto che andare al mare. E’ anche un segnale rivolto alla politica, per dimostrare che “se si vuole si può” e che i tifosi non accettano che si getti la spugna senza aiutare una realtà sportiva che ha dato tante soddisfazioni. “Ci stiamo autotassando e autofinanziando per non pesare sulle spalle di nessuno – dicono gli organizzatori – Sappiamo che è un momento economicamente difficile ed è per questo che abbiamo cercato una via alternativa, in modo che non si dia vita a guerre fra poveri. Si può aiutare la squadra con bonifici bancari che saranno ovviamente restituiti in caso non si centri l’obiettivo. Aiutateci: entro il 30 giugno dobbiamo raccogliere una cifra davvero importante”.

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