Finale L. Si tratterà di “Una notte al museo” certamente meno terrorizzante di quella di cinematografica memoria – con un Ben Stiller, novello guardiano di museo, perseguitato da statue di guerrieri e feroci animali che prendevano vita con il calar del sole – ma ugualmente emozionante per gli alunni della 3A della Scuola primaria della Direzione Didattica Papa Giovanni XXIII di Pietra Ligure.
Gli allievi pietresi trascorreranno infatti una giornata e l’intera notte presso il Museo Archeologico del Finale, partecipando a numerose attività e scoprendone “il dietro le quinte”. Nella mattinata di oggi saranno coinvolti in una escursione guidata da Martina Heinrichs all’Arma delle Manie e al Riparo di Pian del Ciliegio, sull’Altopiano delle Mànie, nell’ambito dell’iniziativa Archeotrekking. Dopo un pranzo in grotta e una prima attività didattica dedicata alla tessitura preistorica, i bambini raggiungeranno il Museo Archeologico del Finale, dove lavoreranno la ceramica, giocheranno con semi e frutti antichi e produrranno farina utilizzando antiche macine in pietra.
Dopo una cena in museo, la sera proseguirà con un’animazione con giochi a tema preistorico tra le sale del percorso espositivo e, conclusa la lettura delle fiabe della buonanotte – naturalmente sempre a tema preistorico – tutti andranno a nanna, in compagnia dell’Orso delle Caverne, dei vasi preistorici e dei tanti altri oggetti conservati nel museo, dormendo nelle sale nel proprio sacco a pelo. Al mattino seguente la prima colazione in museo saluterà una nuova giornata e i bambini, insieme alle loro maestre torneranno a scuola dopo aver “vissuto”, nel vero senso della parola, al museo.
l progetto nasce dall’incontro tra la maestra Fenoglio e Manuela Saccone, responsabile dei Laboratori Didattici del Museo Archeologico del Finale, che hanno pensato di proporre ai bambini un’esperienza che li coinvolga emozionalmente per avvicinarli meglio alla Preistoria e all’Archeologia. L’obiettivo è di fare comprendere come il museo non debba essere pensato e vissuto come un luogo polveroso e noioso, ma bensì sia un luogo piacevole dove trascorrere la giornata, dove imparare giocando e anche – perché no – dove trascorrere la notte, perché il museo può essere un luogo piacevole dove trascorrere il proprio tempo, un po’ come la propria casa.