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Le mette un coltello alla gola e la violenta sull’Aurelia, prostituta lo denuncia: marocchino in manette

Carabinieri - Albenga

Albenga. Non ha esitato a metterle un coltello alla gola per violentarla. Lei, una prostituta di origini ucraine, che già altre volte era stata minacciata dallo stesso uomo, riuscendo però a respingerlo, stavolta, paralizzata dalla paura, non ha potuto fare nulla per evitare di avere un rapporto con lui. La ragazza però ha avuto il coraggio di non restare in silenzio e, in lacrime, si è rivolta ai carabinieri ai quali ha raccontato tutto nei minimi particolari. Gli elementi forniti dalla giovane hanno così permesso di individuare il responsabile: si tratta di un marocchino, B.C., di 27 anni.

L’episodio di violenza si è consumato la sera del 23 maggio, lungo l’Aurelia, nei pressi di Albenga. Il racconto della vittima è stato confermato anche dagli esami medici (il “Kit Stupro” del Santa Corona ha dato risposte ben precise che lasciavano spazio a pochi dubbi). La ragazza ha spiegato che quel ragazzo marocchino già altre volte le aveva dato fastidio ma era sempre riuscita a respingerlo tranne quella notte. Per identificarlo gli inquirenti hanno lavorato tra le foto di archivio: dopo aver visionato centinaia di voto la vittima ha riconosciuto nel marocchino il suo aggressore. I carabinieri, nonostante fosse irregolare, sono riusciti a rintracciarlo in tempi brevi: i fratelli del ragazzo infatti lavorano e son ben inseriti nel tessuto sociale ed economico della cittadina ingauna ed a Cisano sul Neva.

Proprio grazie alle informazioni raccolte dagli uomini guidati dal Maresciallo aiutante Fulvio Pelusi, Comandante della Stazione Carabinieri di Albenga, è stata individuata la casa del marocchino. A quel punto gli uomini della stazione Carabinieri di Albenga, insieme ai colleghi di Cisano sul Neva, comandati dal Maresciallo Lamonica, sono intervenuti per arrestarlo. Per catturare lo stupratore è intervenuto anche il Nucleo Elicotteristi di Villanova. B.C., ieri, intorno alle 15,30, era in manette. Nel pomeriggio è stato interrogato dal pubblico ministero Giovanni Battista Ferro per poi essere trasferito, in serata, nel carcere di Sanremo.

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