Immigrati sempre più stanziali: lavoro subordinato è primo motivo di ingresso

Tunisini e profughi a Savona

Savona. Si allungano i tempi di soggiorno degli immigrati regolari in provincia di Savona, un dato che potrebbe essere interpretato come indice di una maggiore integrazione e stabilità. Il lavoro subordinato costituisce il primo motivo di ingresso, seguito da quello per motivi familiari.

In particolare, si rileva un aumento dei titoli di soggiorno per familiari della Comunità Europea, mentre la diminuzione dei primi ingressi è dovuta alla netta diminuzione di quote disponibili per ingresso per lavoro.

Nell’ambito della provincia di Savona, la comunità albanese resta la più numerosa, seguita da quella di origine magrebina e da quella ecuadoriana.

E’ lievemente aumentato il numero di titoli di soggiorno revocati o respinti per sopravvenuti problemi penali o amministrativi degli interessati. Senza tener conto della recente operazione “Brazilian Connection” che ha visto la revoca di quasi 50 documenti per la cittadinanza italiana via “jure sanguinis” ottenuta in modo fraudolento da altrettanti cittadini brasiliani tra Cairo Montenotte, Millesimo, Savona e Spotorno.

Non ha incidenza diretta sul territorio savonese, invece, la concessione di 309 permessi temporanei di soggiorno ai cittadini tunisini che sono arrivati da Lampedusa nella città della torretta tra il 16 e il 20 aprile scorso: stranieri che hanno contestualmente ottenuto i titoli di viaggio per proseguire verso la frontiera.

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