Cronaca

Albissola, abusi sulla collega di lavoro: il romeno respinge le accuse dal gip, chiesti i domiciliari

Palazzo di Giustizia (Tribunale) di Savona

Albissola M. Un’ora e mezza di interrogatorio, davanti al gip del tribunale di Savona Fiorenza Giorgi, per ribadire, con forza, la sua estraneità ai fatti. Questo pomeriggio, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Paolo Foti, Adrian D., l’infermiere romeno di 40 anni, finito in manette sabato scorso, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, con l’accusa di violenza sessuale, ha respinto ancora una volta le accuse che gli vengono contestate.

Secondo l’accusa il romeno, residente a Millesimo, infermiere per una cooperativa che gestisce anche servizi di pulizie, avrebbe abusato di una donna albanese, di 37 anni, sua collega di lavoro. Gli episodi di violenza sarebbero avvenuti nella struttura terapeutica “Villa Ridente” di viale Faraggiana ad Albissola, dove l’uomo prestava servizio come dipendente della cooperativa “Neresine” che ha sede a Savona. Secondo quanto denunciato dalla donna ai carabinieri, il collega, in diverse occasioni, tra il giugno ed il settembre dello scorso anno, l’aveva costretta a subire toccamenti e altri abusi.

Opposta la versione fornita dall’uomo che oggi avrebbe ribadito di aver avuto con la collega solo qualche discussione di lavoro, ma niente di più. Per ora il romeno resta rinchiuso nel carcere di Chiavari, ma il suo difensore ha già presentato un’istanza per ottenere i domiciliari e non esclude anche di impungnare l’ordinanza anche davanti al Tribunale del Riesame.

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