Savona, “Vetrine d’artista”: omaggio al pittore Eso Peluzzi

pittura

Savona. Nell’ambito dell’iniziativa “Vetrine d’Artista”, nella location della Carisa di Corso Italia, Savona rende omaggio a Eso Peluzzi (Cairo Montenotte, 1894 – Monchiero, 1985), in programma dal 2 maggio al 31 maggio 2011. L’evento è organizzato dall’associazione culturale “R. Aiolfi”.

Ecco la motivazione: “La città di Savona è particolarmente legata al pittore Eso Peluzzi, savonese d’elezione e “cittadino onorario”. Abitante nella località “Santuario di Savona”:  per decenni ne è stato un “cantore” attento, poetico di quel paesaggio (il Santuario mariano dove ha realizzato a fresco il “Coro degli Angeli”). Ha affrescato la Sala Consiliare del Comune di Savona (1936-’38 ed una nuova fase nel 1972) con alcuni fatti  salienti  dalla bimillenaria storia savonese (i Papi Della Rovere, Leon Pancaldo, l’Apparizione della Madonna di Misericordia, alcuni fatti risorgimentali, l’ultima guerra mondiale e la ricostruzione). Ha preso parte dal 1926 al 1948 alle Biennali di Venezia e dal 1931 al 1948 alle Quadriennali di Roma. Nel 1963 è stato nominato Accademico di San Luca a Roma. Altre sue tematiche i “violini”, partendo dall’attività di liutaio di suo padre, i borghi delle Langhe, le nature morte e le nevicate silenti. Peluzzi non è mai stato aggregato a questa o quella scuola, pur partendo da una rivisitazione dell’opera di Morbelli, ha percorso la sua lunga attività con originale eleganza e continuità nella ricerca della verità sotto le più svariate apparenze. Il suo segno, la sua innata sensibilità di osservatore di alberi, fiori, case di campagna, il paesaggio di Monchiero e del Santuario di Savona lo hanno portato a scrivere “pagine” sensibili, originali da grande Maestro che ha introdotto nella pittura una libertà nuova e propria.

Questa omaggio, ideato dalla Dr.a Silvia Bottaro, che da decenni studia la pittura di Peluzzi avendo scritto molti testi critici dedicati al Maestro, desidera far conoscere, soprattutto alle nuove Generazioni una “voce” della cultura artistica del Novecento che ha lasciato una testimonianza preziosa e vera della sua creatività e del suo amore per l’umanità, anche quella dolente e più povera (il ricordo corre agli ammalati ed agli orfani del Santuario di Savona).

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