Pompieri discontinui, battaglia per gli stipendi: “Non arriveranno prima di luglio”

vigili del fuoco

Savona. “Se dopo 12 anni di servizio, questo è il ringraziamento, tanto vale dedicarsi al volontariato sociale”: parole amare, queste, pronunciate da uno dei tanti vigili del fuoco discontinui del Comando provinciale di Savona.

Sono mesi che questi pompieri “a chiamata” non ricevono lo stipendio. Questo a causa di un intoppo burocratico dovuto alla mancata sostituzione del comandante savonese, andato in pensione a marzo, e all’assenza di qualcuno che ne faccia le veci. E così, i pagamenti mensili rimangono bloccati tra scartoffie e mancate firme. Una situazione che i discontinui denunciano da tempo, anche attraverso le pagine virtuali di IVG.it.

“Le nostre lamentele sono arrivate fino a Roma, ma senza che questo abbia portato a risposte concrete o ad un interessamento di qualche tipo – dice il vigile del fuoco deluso – Ora sto valutando l’ipotesi di ricorrere ad una denuncia a carico del Comando savonese per il mancato pagamento degli emolumenti di gennaio e febbraio e, soprattutto, la mancata emissione di un documento importante come la busta paga. Al contrario di ciò che accade in altri comandi dove le buste paga vengono inviate anche tramite mail indipendentemente dal momento in cui i pagamenti vengono effettuati, a Savona se ne guardano bene. Forse perché, trascorso un certo periodo di tempo senza vedere un euro, potremmo avanzare, per così dire, delle pretese…”.

Intanto, degli stipendi neanche l’ombra. “E questo probabilmente fino a luglio – continua il pompiere – dal momento che solo a giugno vi sarà un avvicendamento a livello nazionale dei comandanti. Per non parlare poi dei successivi tempi di insediamento…”. Insomma, non rimane che avere pazienza. Gli animi, però, sono infuocati: e nemmeno gli “addetti ai lavori” riescono a spegnerli.

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