Politica

Melgrati (Pdl): “Non sono il più ricco dei consiglieri regionali, ma quello che paga più tasse”

Marco Melgrati

Regione. “Premesso che è giusto pubblicare le dichiarazioni dei redditi dei politici, voglio precisare che non sono il più ricco dei consiglieri regionali, ma solo quello che paga più tasse”. Questo il commento di Marco Melgrati in merito ai dati resi noti ieri relativi ai modelli 730 del 2010 dei consiglieri regionali.

“In consiglio regionale ci sono colleghi sicuramente più ricchi di me, probabilmente i loro proventi sono dividendi di società o altre formule che non vengono recepite nella loro denuncia dei redditi. Io sono fiero di pagare le tasse sulla mia professione e sulle attività della mia famiglia, che sono un residence alberghiero e l’azienda dei negozi di arredamento in Alassio, entrambi di altissima qualità, e che portano lustro alla mia città in campo commerciale e alberghiero; infatti la mia famiglia, a differenza di altri, ha sempre investito in Alassio, dando lavoro negli anni a molte persone; sono fiero di fare anche un lavoro diverso da quello del politico. E sono anche fiero che la mia onestà  intellettuale, morale e politica, non sia mai stata messa in discussione, nemmeno dalla magistratura. Onestà che insieme al lavoro e alla fede in Dio sono i valori che la mia famiglia mi ha inculcato fin da piccolo” prosegue Melgrati.

“Io credo fermamente che tutti i politici dovrebbero svolgere una propria attività, invece succede, soprattutto nel centrosinistra, che la politica diventi il lavoro unico e primario. Questo non è un bene, primo perché non facendo un lavoro vero, si perde il contatto con la realtà e secondo perché, comunque, si rischia di essere ricattabili.Mi riferisco soprattutto ai funzionari di partito dell’ex Partito Comunista oggi Pd che iniziano in questo modo e poi vengono dirottati a fare gli assessori, i consiglieri regionali, provinciali o comunali,  e poi magari vengono dati loro incarichi nelle società partecipate o nelle coop rosse. E questo non è un bene per la società. È necessario che chi fa politica, sia “prestato” alla politica per il tempo necessario e poi torni a fare il proprio lavoro, sempre che ne abbia uno” conclude Melgrati.

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