Cronaca

Loano, truffatori all’americana arrestati dai carabinieri

truffatori

Loano. Nella mattinata odierna, in seguito a diversi giorni di serrate ricerche, i carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Imperia hanno individuato a Loano, dove si erano nascosti, due persone colpite da ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di truffa aggravata.

I due, Osvaldo Capello e Franco Bottino, entrambi sessantenni del torinese, sono stati rintracciati presso un appartamento di proprietà del primo all’interno di un complesso di sole seconde case, ancora disabitate, dove quindi nessuno avrebbe potuto segnalare la loro presenza.

Una volta individuati, i carabinieri hanno loro notificato le ordinanze di custodia cautelare che il Tribunale di Alba aveva emesso su richiesta della locale Procura della Repubblica, con pesanti elementi probatori raccolti a loro carico dai militari del Nucleo Operativo di Imperia nel corso di una indagine per una truffa cosiddetta “all’americana” di cui era stata vittima una sessantasettenne imperiese.

Lo scorso mese di settembre il Bottino, imitando un accento francese, aveva avvicinato la vittima ad una fermata dell’autobus di Imperia chiedendole dove fosse lo studio medico di un professionista del luogo (ovviamente inesistente), affermando di voler effettuare una ingente donazione benefica a favore di questo medico. A quel punto si è avvicinato il Capello, simulando di non conoscere il complice e di essere un medico, che ha informato il “benefattore” che il professionista era ormai deceduto, ma che era comunque possibile effettuare la donazione a favore della fondazione da questo costituita. Dopo una fitta ed ingegnosa chiacchierata, il “dottore” ha detto che bisognava pagare 9.000 euro in contanti di spese notarili per effettuare la donazione. Il Bottino, allora, ha risposto di non avere con sé contanti e ha chiesto ai due presenti (il complice e la vittima) se potessero prestargli la somma in questione, e lui li avrebbe ripagati con estrema generosità. Il Capello, di getto, ha offerto di prestare seimila euro (a parole), fingendo di ritirare in un istituto di credito di Imperia. Così di fronte a questo slancio, la malcapitata vittima ha offerto di coprire la somma restante, tanto che si è fatta accompagnare in auto dai due truffatori sino ad Alba, dove ha sede la filiale bancaria di cui la donna è cliente e dove ha prelevato la somma di tremila euro che poi ha consegnato ai due.

Una volta preso il denaro, i truffatori, ingegnosi ma certo non gentiluomini, hanno lasciato la donna nel centro abitato di Alba, facendo poi perdere le proprie tracce, e permettendo così alla donna di capire immediatamente che era stata truffata. Infatti proprio la denuncia presentata dalla donna ha consentito ai ùcarabinieri di Imperia di mettersi sulle tracce dei due e, dopo alcuni mesi di indagine, di assicurarli alla giustizia dopo una carriera di truffatori che, a detta dei due arrestati durava ormai da quaranta anni.

Proprio questa affermazione, unita ad alcuni riscontri investigativi già emersi in precedenza, ha permesso ai militari dell’Arma di ritenere che i due abbiano perpetrato negli ultimi anni decine di truffe ai danni di anziani del ponente ligure, per le quali sono in corso altre indagini da parte dei carabinieri.

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