Cairo. “Recentemente la Valle Bormida ha toccato con mano le problematiche collegate alle carenze infrastrutturali, è stata sufficiente una frana per compromettere l’economia di una pluralità di Comuni tra Millesimo e Calizzano. Non dimentichiamo quando un episodio analogo separò, per mesi Pallare e Bormida dal resto della vallata”. A dirlo è Giovanni Moreno, portavoce cairese di Intrabormida.
“Per l’orografia del territorio i nostri comuni non potranno nei prossimi anni sottovalutare la priorità di perfezionare il sistema stradale locale, armonizzandolo con quello provinciale e regionale, concretizzando tutti quei progetti, vecchi e nuovi, essenziali oggi più di prima per incentivare nuove forme di sviluppo economico. A tal proposito Intrabormida ricorda a tutti gli amministratori l’importanza logistica di un progetto già esistente, ma mai attuato. Qualcuno ricorderà il cosiddetto “Progetto Callari”, mai reso esecutivo per mancanza di fondi, il quale prevedeva tre gallerie lungo l’ex statale 29 Alba-Cortemilia-Cairo Montenotte, una a Riva d’Alba, una a Campetto e l’ultima, quella che a noi cairesi interessa maggiormente, al Carretto” prosegue Moreno.
“Secondo Intrabormida tale progetto sarebbe utile a semplificare la comunicazione con il territorio di Alba, creando un “ponte” tra Liguria e Piemonte , argomento che è sempre stato come una spina nel cuore per tutti gli abitanti della Valle Bormida. Quanti affronterebbero oggi l’ex strada statale 29 che ci collega ad Alba, se non per motivi superiori alla propria volontà? Sicuramente pochi di noi. L’appetibilità economica di una via di comunicazione che dimezzerebbe i tempi di percorrenza tra il porto di Savona o eventuali aree retro portuali e il basso Piemonte albese, la quale potrebbe quindi essere il volano di ricerca delle risorse economiche per soddisfare le esigenze del territorio” conclude Moreno.