Immigrazione, manifestazione “di confine” dei Giovani Padani: “L’Ue deve intervenire”

Movimento Giovani Padani

Ventimiglia. Domani (domenica 3 aprile) si svolgerà una manifestazione per protestare contro “l´indifferenza dell’Unione Europea di fronte all´ondata di clandestini, nella maggior parte di nazionalità Tunisina, provenienti dagli sbarchi e in cerca di un varco verso la vicina Francia”.

Ad organizzarla saranno i Giovani Padani, coordinati dal responsabile nazionale (nonché ventimigliese) Flavio Di Muro, e alla quale hanno dato la loro adesione anche Edoardo Rixi, capogruppo regionale della Lega Nord, Riccardo Molinari, vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte e Alessandro Giglio Vigna, vice coordinatore federale dei Giovani Padani. La manifestazione, con inizio alle ore 17, si snoderà sul confine italo-francese nel varco della frontiera di Ponte San Ludovico (quella a mare) collocata a un chilometro da Mentone.

Una folta delegazione di Giovani Padani e rappresentanti delle istituzioni leghiste si fermeranno nel piazzale e mostreranno alcuni striscioni che richiameranno al problema dei respingimenti dalla Francia verso l´Italia e quindi al conseguente collasso della città di Ventimiglia, ormai impossibilitata ad accogliere questa marea di immigrati clandestini.

“Sarà una protesta mirata su tre punti precisi – anticipa il coordinatore Di Muro – ovvero per sensibilizzare le Nazioni europee sulla gravità dei fatti affinché se ne facciano carico anch’esse, quindi una denuncia sui problemi della sicurezza nella città di confine ed infine sul grave comportamento della Francia che attraverso i continui respingimenti verso l´Italia manca di alcun profilo umanitario”.

“Il problema è davvero serio – sostiene Edoardo Rixi capogruppo leghista in Regione – è importante fare una manifestazione a Ventimiglia, non è giusto che la Francia rispedisca nel nostro Paese tutti i clandestini che ferma, l´Unione Europea deve assolutamente intervenire. Poi questi clandestini trovati oltre frontiera o se li tengono loro oppure devono essere rimpatriati, non respinti. E´ inaccettabile che la città di Ventimiglia e quindi l´Italia si prenda tutto il peso di questo flusso incontrollato”.

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