Economia

Cnel e Istat alla ricerca del nuovo Pil: misurerà benessere e progresso

Soldi

Alla ricerca di un nuovo Pil che vada oltre il criterio di ‘crescita’ e misuri anche il progresso ed il benessere sulla base del quale costruire, per il Paese, politiche economiche e sociali tagliate ‘su misura’. Saranno il Cnel e l’Istat ad unire le forze e a tentare di realizzare il nuovo indicatore: il Comitato ad hoc nato nei giorni scorsi servirà proprio a questo; a dare una risposta ad un dibattito appassionato tra economisti e politici in corso da decenni. E non si tratta di pura teoria; già Robert Kennedy nel suo memorabile discorso all’Università del Kansas, nel ’68, aveva indicato la necessità di andare oltre un Pil che fa del progresso inteso come crescita il fine ultimo di ogni programma di politica economica. Ma lo stato di salute di un sistema politico ed economico non è solo questo; sotto la spinta di nuove esigenze sociali, ambientali, globali, infatti, l’indicatore, per alcuni non è più capace di leggere le trasformazioni in corso.

Il Comitato di Indirizzo, dunque, varato dal presidente del Cnel, Antonio Marzano, e dal presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, avrà il compito di individuare i criteri di selezione degli indicatori che serviranno a rappresentare efficacemente le dimensioni del benessere e del progresso del nostro Paese. E con il sostegno di una Commissione scientifica Istat, dovrà in una prima fase identificare i ”domini” fondamentali da adottare per la misurazione del benessere in Italia, dalle condizioni di vita materiali alla salute, dall’istruzione alle competenze, dalla governance ai diritti di base, dall’ambiente alle relazioni sociali e integrare la soddisfazione verso aspetti specifici della vita nei domini corrispondenti o identificare un dominio unico in cui inserire tutti gli indicatori soggettivi di soddisfazione.

Il Comitato valuterà inoltre anche l’opportunità di identificare un set di indicatori che tenga conto non solo dei domini, ma anche di diversi soggetti sociali, giovani, donne, anziani, disabili: si tratterà di valutare cioè se le dimensioni hanno lo stesso peso per tutti oppure se per alcuni domini aspetti particolari legati a soggetti sociali specifici siano di importanza primaria per il benessere del Paese. La prima fase del lavoro durerà circa 18 mesi e per garantire il coordinamento tra Cnel e Istat è stato istituito un apposito ‘Gruppo di supporto’.

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