Loano. Sul caso firme false alle scorse elezioni provinciali interviene anche Gianluca Merciai, candidato consigliere della lista loanese “E’ tempo” di Dino Sandre e coordinatore del gruppo Facebook dedicato alla viabilità di Capo Santo Spirito. “Anche a me viene in mente mio padre – risponde al presidente di Palazzo Nervi, Vaccarezza – Mi viene in mente che se da ragazzo provavo a falsificare la firma per saltare la scuola, mi riempiva di calci nel sedere. Viene in mente mio padre che mi dice che l’importante è partecipare e partecipare rispettando le regole e vincere è ancora più gratificante. A me viene in mente mio padre che mi dice che sono importanti i momenti per ridere, scherzare ma che comunque prima viene il dovere e poi il piacere”.
“Ma nelle interviste rilasciate da Angelo Vaccarezza, figura istituzionale, presidente della Provincia, sindaco di Loano, vicepresidente di Società Autostrade, vi chiedo: trovate fra le righe le parole ‘etica, responsabilità, rispetto, dovere, lealtà, serietà’? – aggiunge Merciai – Secondo voi è serio che tratti un argomento come quello delle firme false per le Provinciali, argomento che per la sua serietà è entrato nelle aule di un tribunale, con tale e tanta superficialità?”.
“Se è vero che Vaccarezza avrebbe comunque avuto la sovranità popolare perché cercare scappatoie, perché non rispettare le regole? Questo è l’esempio della figura istituzionale? Dobbiamo anche noi cittadini prenderlo da esempio? Insegnare ai nostri figli che le gare, le competizioni, le elezioni vanno vinte a prescindere? Che il fine giustifica il mezzo qulunque esso sia? Ovviamente non condivido anzi invito il Presidente Vaccarezza a porgere le proprie scuse a tutti gli elettori ma soprattutto a quelli come me che lo hanno votato” conclude Merciai.