Economia

Maersk. Canavese: “Si chiude una partita storica”. Caviglia: “Faremo un altro ricorso”

cassone piattaforma maersk

Vado L. Dopo il sì definitivo incassato questa mattina a Roma dal Consiglio superiore dei lavori pubblici sulla realizzazione della piattaforma Maersk di Vado Ligure c’è soddisfazione da parte del presidente della Port Authority Cristoforo Canavese: “Finalmente si chiude una partita storica per la nostra portualità e lo sviluppo dei traffici per i prossimi anni, era importante avere l’ok finale con il relativo dispositivo di delibera adottato dal Consiglio, che è stato votato da tutti gli enti, ad eccezione del Comune di Vado, ma anche questo ce lo aspettavamo…”. Proprio sulla posizione dell’amministrazione comunale vadese è intervenuto lo stesso sindaco Attilio Caviglia: “Abbiamo chiesto di sospendere la seduta in quanto non ci sono stati forniti gli atti richiesti fin dal 14 febbraio scorso. Dopo aver consultato il nostro legale abbiamo deciso che presenteremo un nuovo ricorso contro questa delibera” ha detto Caviglia.

36 le pagine del documento varato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, con una serie di prescrizioni di carattere ambientale, geotecnico e relative alle modalità di costruzione. “Normali indicazioni che vengono dettate per opere di grandi dimensioni come la piattaforma Maersk” ha ribattuto Canavese. Quanto agli atti procedimentali richiesti dal Comune di Vado Ligure: “C’è una legge, la 241, che ci dice che non abbiamo obbligo di dare a terzi questa tipologia di documentazione, come del resto ha fatto lo stesso Consiglio superiore dei lavori pubblici”.

Intanto sulla polemica innescata sull’effettivo inizio dei lavori per l’infrastruttura portuale lo stesso amministratore delegato di AP Terminal Carlo Merli ha precisato che sono iniziati gli interventi propedeutici al posizionamento dei cassoni, tra i 30 e i 40 camion al giorno che scaricano materiale da affondare. Al momento le operazioni prevedono il trasporto del materiale di cava che servirà a effettuare il basamento su cui poggeranno i cassoni della piattaforma: le pietre, che provengono da cave della Valbormida e del Piemonte, sono state scaricate su un molo del porto di Vado e da qui trasferite su un pontone, una sorta di grande chiatta che viene utilizzata per trasportare il materiale al largo, nelle zone in cui verranno effettuati i basamenti per le prove di carico dei cassoni.

“L’inizio del campo prova non coincide con l’avvio vero e proprio dei lavori per la multipurpose – ha commentato invece il sindaco Caviglia -. Questa operazione ce la aspettavamo da tempo e fa parte dell’iter procedurale, ma questo non significa che rinunceremo a dare battaglia per opporci al nuovo terminal”.

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